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Orlando, spari in locale gay: "Morte almeno 50 persone"

Un uomo ha aperto il fuoco in un club gay a Orlando in Florida e poi si è barricato all’interno del locale, il Pulse

Orlando, spari in locale gay: "Morte almeno 50 persone"

Un uomo si è introdotto in un night club gay, il Pulse di Orlando in Florida, e ha iniziato a sparare. Secondo le autorità locali, citate dalla Cnn, ci sarebbero molti feriti. La polizia di Orlando ha invitato i residenti a stare lontano dalla zona e a non chiamare i loro uffici. Nel locale, considerato tra i più 'hot' della città, si svolgeva una serata dal 'sapore latino'. La sparatoria, secondo quanto riferisce il sito della Bbc, sarebbe iniziata intorno alle 2 ora locale (le 8 di questa mattina in Italia). Dopo una serie interminabile di colpi di arma da fuoco, l'aggressore si è barricato dentro con gli ostaggi. Ne è seguita un'altra sparatoria e gli agenti hanno colpito a morte l'uomo. Il bilancio provvisorio è di 50 morti e 53 feriti. La sparatoria al night club di Orlando potrebbe avere delle "correazioni" con il terrorismo islamico ed è stata quindi aperta un’inchiesta dall’Fbi. Il killer sarebbe stato identificato. Si tratta di Omar Mateen, è del 1986, ed è americano, di origine afghana, originario della città Port St.Lucie, in Florida. Ora bisogna capire i motivi del gesto. Quella di Orlando è la più grande strage di massa nella storia degli Stati Uniti. "È chiaramente un atto di terrorismo". Lo ha detto il governatore della Florida, Rick Scott, in conferenza stampa per aggiornare sulla strage al club gay ad Orlando che ha provocato finora 50 morti.

Solo ieri è stata uccisa la cantante 22enne Christina Grimmie a colpi di arma da fuoco al termine del concerto, mentre era impegnata a firmare autografi proprio ad Orlando. Intanto è stato identificato l’assassino della cantante, che si è suicidato dopo avere sparato alla ragazza. Si chiamava Kevin James Loibl ed era un 27enne di Pittsburgh, Florida. Ancora sconosciuto il movente che lo ha spinto a sparare alla cantante uccidendola, al termine del concerto, mentre era impegnata a firmare autografi.

A quanto riferiscono le autorità, Loibl si sarebbe tolto la vita dopo che il fratello della cantante, Marcus Grimmie, lo ha affrontato.

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