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Stoccolma, svendita della merce al centro commerciale: scatta la protesta

È stata duramente criticata la decisione dei proprietari del centro commerciale dove è avvenuto l'attentato di Stoccolma di fare una svendita dei prodotti danneggiati

Stoccolma, svendita della merce al centro commerciale: scatta la protesta

Svendita dei prodotti e delle merci danneggiate dall'attentato terroristico che venerdì ha sconvolto Stoccolma nel centro commerciale Ahlens, dove il camion guidato dal terrorista si è scagliato contro una delle vetrine.

Prima di fuggire, l'uomo ha provato a fare esplodere la bomba rudimenatle che aveva nel camion ma è scoppiato un piccolo incendio che ha danneggiato le merci messe al piano terra del negozio.

Come riporta il Corriere della Sera oggi Ahlens ha inviato una email ai clienti registrati annunciando degli sconti e una svendita a metà prezzo dei prodotti danneggiati: profumi, scarpe e borse.

Il negozio, che ha riaperto quest'oggi, si trova a pochi passi dalla piazza dove è stata organizzata la manifestazione Lovfest. I clienti e la popolazione, però, hanno duramente criticato la scelta del negozio di riaprire con degli sconti, accusando i proprietari di volere aprofittare della tragedia per fare buoni affari.

“La famiglia Jonsson proprietaria della catena Ahlens è ricchissima, sono certo che può fare a meno del ricavato dei prodotti danneggiati”, hanno commentato gli utenti sulla pagina Facebook.

Così i responsabili del negozio hanno fatto marcia indietro e si sono scusati: “Non era nostra intenzione offendere la memoria delle vittime o la sensibilità dei nostri clienti. L’idea di riaprire subito e con una svendita ci è venuta perché volevamo dare il segnale che Stoccolma reagisce e non si lascia fermare dall’odio.

Dopo le proteste, nessun prodotto danneggiato nell’attentato verrà messo in vendita, e il grande magazzino riaprirà lunedì”.

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