Cronaca locale

Sindaco e assessori aggrediti con pietre dalle vedette della piazza di spaccio

Il sindaco: "Chiederò di convocare il consiglio comunale nei luoghi dello spaccio"

Sindaco e assessori aggrediti con pietre dalle vedette della piazza di spaccio

Stavano facendo un sopralluogo quando sono stati attaccati con pietre lanciate dalle vedette della piazza di spaccio. A subire l’aggressione, il sindaco, due assessori e due consiglieri comunali di Brusciano, il comune a nord-est di Napoli da più di due anni ostaggio dello scontro armato tra gruppi criminali che si stanno contendendo il traffico di droga e le estorsioni sul territorio. Il primo cittadino, Giuseppe Montanile, ieri mattina si trovava con parte della sua squadra di governo nel rione 219 quando è stato attaccato. “Ce ne stavamo andando e siamo stati aggrediti con lanci di pietra da personaggi noti anche alle forze dell’ordine, che hanno il ruolo di vedetta in una nota piazza di spaccio. Stanno colpendo questa amministrazione”, ha raccontato il sindaco. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri. Si è verificato in una zona dove, dal terremoto dell'Ottanta, si erge un agglomerato di alloggi popolari tra i quali da decenni trova spazio lo smercio di droga, un’attività che si è intensificata negli ultimi anni, rendendo quello spazio un supermercato all’aperto di sostanze stupefacenti – il più grande dell’agronolano - dove arrivano acquirenti ad ogni ora del giorno, che scambiano dosi sotto gli occhi vigili delle vedette, vicino alle scuole e a un distretto dell’Asl.

Solo pochi giorni fa, martedì scorso, nella stessa zona si era verificato un conflitto a fuoco tra soggetti appartenenti alle due fazioni camorristiche in guerra. Almeno 20 i colpi esplosi da armi da fuoco, usate per metri tra la gente, in un pomeriggio soleggiato, tra un supermercato, una farmacia e un campetto di calcio dove giocavano dei ragazzini, in una fetta di territorio abitata. Nella sparatoria un’auto era stata speronata e abbandonata sulla strada. Poco distante da lì, ieri, l’assalto all’amministrazione comunale. All'aggressione il sindaco risponde chiedendo la convocazione in quel posto di un consiglio comunale all’aperto: “Lo chiederò al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo. Vi invito al consiglio comunale che sarà convocato nei luoghi dove si spaccia e dove le istituzioni devono vincere la battaglia contro l’illegalità”.

Quello di ieri mattina non sarebbe un episodio isolato di violenza contro il sindaco e tutta l'istituzione comunale: “Sono stato proclamato sindaco il 3 luglio – ha raccontato Montanile - e sin dalla campagna elettorale questi personaggi mi minacciavano dicendo ‘tu il sindaco non lo fai’, anche davanti alle forze dell’ordine. Sono stato sorpassato diverse volte da questi personaggi, abbiamo avuto una macchina dei vigili urbani rotta, abbiamo avuto un vetro della casa municipale frantumato, ora l’aggressione. Quindi invito i carabinieri ad occuparsi maggiormente anche della nostra sicurezza”. Montanile il 12 settembre scorso aveva partecipato al tavolo del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza: “Ho concordato con il comitato provinciale dei carabinieri e con il prefetto il potenziamento delle forze in campo”, ricorda. Poi invoca: “Noi diciamo basta e invitiamo le forze dell’ordine ad un tavolo tecnico, perché il nostro paese deve essere videosorvegliato, affinché i responsabili di questi crimini possano essere nel più breve tempo possibile identificati e consegnati alla giustizia.

E le telecamere non devono essere finte, devono leggere i numeri di targa delle macchine usate dai killer che si scontrano nel nostro paese”.

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