Cronache

Bomba contro la pizzeria di Sorbillo

Intimidazione al celebre locale ai Tribunali. Tra le piste una polemica da stadio

Bomba contro la pizzeria di Sorbillo

Oggi è la giornata mondiale della pizza. E qualcuno ha pensato bene di festeggiare la ricorrenza piazzando una bomba davanti a una delle pizzerie più famose al mondo. Certamente quella più famosa d'Italia, che poi è quasi la stessa cosa: Sorbillo ai Tribunali, un locale cult, dove si mangia forse la margherita più buona di Napoli e chi vuole assaporarla deve sottoporsi al golgota di una fila «alla voce», ovvero senza prenotazioni e tutti lì davanti all'ingresso a pregustarsi l'intera faccenda.

Escludiamo però che a piazzare l'ordigno davanti al locale di via dei Tribunali, nella zona dei decumani di Napoli, sia stato un cliente spazientito e infreddolito. Gli inquirenti stanno lavorando alla pista di un'intimidazione. Il proprietario, Gino Sorbillo, che negli ultimi anni è diventato il frontman della pizza napoletana contemporanea, quella che va oltre l'oleografia alla Totò, pensa che sia un attacco a un'imprenditoria sana, che non si piega alle logiche dell'omertà.

Sorbillo ricorda anche un episodio di qualche settimana fa, quando il pizzaiolo prese posizione contro il clima pesante che si respira negli stadi italiani, intervenendo nelle polemiche suscitate dai cori razzisti subiti dal giocatore senegalese del Napoli Kalidou Koulibaly, nel corso di Inter-Napoli disputatasi nel giorno di Santo Stefano. Sorbillo in quell'occasione postò una foto in cui sotto gli occhialoni si era dipinto la faccia di nero ed esibiva un cartello con su scritto: «Siamo tutti Koulibaly. Abbasso il razzismo». «Magari è un episodio collegato a quello», dice. Ma sembra poco convinto.

La bomba carta è esplosa nella notte tra martedì e mercoledì, quando la pizzeria era chiusa. Ha danneggiato la saracinesca e procurato lievi danni anche all'ingresso del locale. Il punto in cui la pizzeria si trova è in pieno centro, quindi sempre molto affollato anche a tarda sera. Nel locale c'era anche un vigilantes. Gino Sorbillo ha postato su Facebook foto e video dell'atto vandalico in cui si vede una persona poggiare qualcosa a terra prima dell'esplosione. Il video è stato acquisito dalle forze dell'ordine, che stanno anche esaminando le immagini girate dalle telecamere dei locali circostanti.

Solidarietà a Sorbillo è stata espressa da esponenti politici di tutti i colori politici, dal presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, da Confcommercio, da Federcuochi, da Coldiretti, da Libera, da Amnesty International, che ha ricordato l'impegno di Sorbillo per la tutela dei diritti umani (ha anche creato la «pizza Amnesty» per aiutare economicamente l'ong).

Duro il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «Abbiamo ascoltato con grande attenzione le parole roboanti del ministro Salvini, che per ben due volte ha presieduto un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica impegnandosi a far arrivare in città più poliziotti, più carabinieri e più guardia di finanza, ma questo non è ancora accaduto».

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