Cultura e Spettacoli

Emanuele Filiberto principe in furgone e cuoco di strada

L'erede di Casa Savoia a "Chi": "Giro Los Angeles e preparo pasta on the road"

Emanuele Filiberto principe in furgone e cuoco di strada

E siste il re dei cuochi, ovvero Massimo Bottura. Ed esiste il principe dello street food, ovvero Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro René Maria di Savoia. Proprio lui. Al già ricco curriculum (buon piazzamento nella linea dinastica, consulente finanziario, concorrente di reality assortiti, presentatore tv), il biondo erede al trono aggiunge ora un'altra voce: imprenditore ramo cibo da strada. Italiano, ovviamente. Attività che svolge in prima linea, va detto. Padella in mano e orgoglio nazionale in saccoccia.

La seconda (terza? Quarta?) vita di EFURCRMdS (non vi spaventate: è la sigla del suo nome completo) è stata svelata dal settimanale Chi. A cui Emanuele Filiberto ha raccontato come da qualche tempo batta le strade della California con il suo furgone superattrezzato con uso cucina. Con lui uno chef vero, Mirko Paderno ("che ha lavorato all'Avalon a Beverly Hills"), che lo aiuta a spacciare ai losangelini affamati autentica pasta italiana cucinata come si deve. Spaghetti e rigatoni preparati espressi pronti per essere consumati in piedi oppure al lavoro o in un parco in pausa pranzo ma anche no. Per chi non lo sapesse non siamo in zona panino-con-la-salsiccia fuori dallo stadio. Il furgone gastronomico con specialità gourmet è da qualche anno l'ultima frontiera del gastrofighettismo spinto. Funziona, piace, rende, fa moda, costa poco. A essa sono dedicati appositi festival in tutto il mondo in cui sembra di stare fuori da una stazione di servizio (ma con cibo decisamente migliore).

Emanuele Filiberto eccetera ha cavalcato la moda anche per motivi patriottici: "Sei mesi fa - racconta a Chi - sono venuto a Los Angeles per un evento e mi sono accorto che c'erano in giro tanti furgoni che vendevano cibo messicano e orientale. Erano belli, colorati e affollatissimi. Ho notato che non ce n'era però nessuno che vendesse pasta italiana. Così ho progettato e fatto realizzare un camioncino dove posso preparare pasta fresca e poi cucinarla con i sughi della nostra tradizione. È nata la mia nuova iniziativa che ho ribattezzato Prince of Venice, principe di Venezia, il titolo nobiliare che mi ha dato alla mia nascita mio nonno, re Umberto II".

Magari Venezia non è famosa per la preparazione del piatto italiano più famoso. Ma ciò sembra non interessare i californiani, che fanno la fila per un piatto di fettuccine scampi e vongole a 15 dollari o di linguine al tartufo (16). Anche grazie alla qualità degli ingredienti. "Olio e farina li prendo in Italia, pomodori, basilico e verdure sono a km zero". "Il mio furgone è diventato un fenomeno di costume. Mi hanno già invitato a uno show tv simile al nostro Unomattina". E non basta. "Il mio progetto è ambizioso: voglio dare vita a un marchio di riferimento del settore fast food gourmet della pasta fresca". E a settembre ci saranno due nuovi furgoni su strada.

Sua altezza pensa in grande.

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