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Forza Italia attacca il governo: "Manovra dello sbandamento"

Al via la fiducia alla Camera. Opposizioni all'attacco. FI con i gilet azzurri: "Votatevela da soli, non nel nostro nome"

Forza Italia attacca il governo: "Manovra dello sbandamento"

Dopo il Senato, la manovra è giunta alla prova della fiducia anche alla Camera. Con l'iter più contestato degli ultimi anni. L'inizio della prima chiama è fissato alle 18.30 e l'esito dovrebbe prendere un paio d'ore dopo. Seguirà l'esame degli ordini del giorno - che sono 244 - fino a mezzanotte. La seduta riprenderà domani alle 9 quando ci sarà anche il voto finale sul provvedimento.

Le opposizioni all'attacco del governo. Soprattutto Forza Italia. Lega e M5s hanno "preso congedo dalla democrazia parlamentare. Svegliatevi dal letargo e rinsavite. Avete violato la madre di tutte le leggi, la manovra. E allora votatevela da soli, non lo farete nel nostro nome ma col nostro disprezzo. Votate al buio, votatevela da soli la manovra dello sbandamento e del fallimento", ha dichiarato Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. Che poi ha aggiunto: "Votate al buio bendati e obbedienti e portate il paese a sbattere, votatevela da soli la manovra dello sbandamento che ipoteca il futuro, festeggiate pure la legge degli inganni magari con una delle vostre pagliacciate sui balconi. Siete accecati dall'arroganza, siete immeritevoli della fiducia".

Insorge anche il Pd. "Avete impedito l'esercizio sacrosato che la nostra Costituzione prevede. Oggi non siamo stati messi in grado di votare nemmeno un articolo di questa legge di Bilancio", ha tuonato Graziano Delrio.

Il governo invece fa spallucce. "Mi stupisce che molti si scandalizzino per quello che l'opposizione ha fatto in aula in questi giorni: invasione dei banchi del governo, lancio di volumi, grida, ecc. Embè? Noi abbiamo fatto lo stesso quando stavamo all'opposizione. Solo che gli stessi che mettono in pratica questi metodi oggi, allora ci definivano squadristi e violenti. Noi quando facevamo opposizione difendevamo i pensionati minimi, le piccole e medie imprese, i disoccupati e quelli che finivano nella morsa dell'azzardopatia e tante altre fasce deboli. Questi qui invece lo fanno per opporsi a un aiuto vero a tutti i disoccupati, a chi vive sotto la soglia di povertà, a chi - nel loro complice silenzio - è stato truffato da quelle banche che loro hanno salvato. A tutti quelli che fino al 4 marzo si sono sentiti abbandonati, non più rappresentati da nessuno. Noi a quelle persone abbiamo fatto delle promesse, ora le stiamo mantenendo. Sarà forse questo il motivo di tanto nervosismo da parte di coloro i quali hanno governato e oggi vedono cadere tutte le teorie con cui hanno ipnotizzato gli italiani per anni?", ha scritto su Facebook Luigi Di Maio.

In serata il governo ha incassato anche la terza e ultima fiducia posta sulla manovra. I voti favorevoli sono 327, i contrari 228 e 1 solo astenuto. Ora l'Aula di Montecitorio procederà con l'esame degli ulteriori articoli della legge di Bilancio e quindi degli oltre 200 ordini del giorno, fino a mezzanotte.

Il voto definitivo si svolgerà domani.

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