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Procura tedesca richiede l'estradizione di Puigdemont

Procura tedesca richiede l'estradizione di Puigdemont

Barcellona Potrebbe essere la svolta finale che chiude il capitolo della lunga «latitanza» europea dell'ex presidente della Catalogna. Ieri mattina, la Procura generale dello Schleswig-Holstein ha chiesto al tribunale tedesco competente l'estradizione in Spagna di Carles Puigdemont, inseguito da settimane da un mandato internazionale d'arresto ordinato dai giudici del Tribunale Supremo spagnolo. Puigdemont, leader del Partit Demòcrata Europeu Català (PDeCat), delfino dell'ex presidente separatista Artur Mas (condannato a sei anni per appropriazione indebita di denaro pubblico e in attesa di giudizio per disobbedienza, ndr), contravvenendo ai moniti del governo di Madrid, tra ottobre e novembre del 2017 aveva prima indetto un referendum per l'indipendenza della sua regione e poi davanti all'emiciclo del Parlament di Barcellona aveva proclamato la Catalogna Stato indipendente, per poi fuggire con undici consiglieri nel suo esilio programmato di Bruxelles.

Il disobbediente più famoso di Spagna, domenica 25 marzo, mentre rientrava da una visita a Helsinki, appena varcata la frontiera tedesca, proveniente dalla Danimarca, era stato riconosciuto e sottoposto al fermo, assieme a due Mossos d'Esquadra, agenti della polizia catalana, che garantivano la sua sicurezza. Martedì, dopo undici giorni di reclusione a Neumünster, la Procura del land dello Schleswig-Holstein, riconoscendo la validità nel codice penale tedesco dei due reati di cui Puigdemont è imputato ribellione e malversazione di denaro pubblico -, si è rivolta al Tribunale Superiore regionale per ottenere un mandato d'estradizione e restituire l'ex governatore alla giustizia spagnola che lo attende dal 27 ottobre scorso. «L'ufficio del procuratore ha chiesto l'estradizione per Carles Puigdemont come procedura d'ufficio, confermando il suo stato di arresto, ma la decisione finale spetta al Tribunale Supremo competente che deciderà nei prossimi giorni», è scritto in una nota della Procura.

E se nelle prossime ore la Germania deciderà le sorti del leader separatista, il Parlament non è ancora riuscito a votare un nuovo presidente, rimanendo ostinatamente legato all'unica candidatura di Puigdemont, si rischia di far saltare la maggioranza indipendentista e costringere la regione a restare commissariata fino a nuove elezioni.

Intanto, il giudice Pablo Llarena, che il 24 marzo ha riattivato l'ordine di cattura per Puigdemont, ha ricevuto diverse minacce di morte ed è ora sotto scorta.

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