Politica

Siamo sempre più vecchi. E più soli

Il report Istat sulla demografia: in aumento l'età media, in calo i matrimoni

Andrea Cuomo

Non saremo un Paese per vecchi ma siamo un Paese di vecchi. Sempre di più. L'età media degli Italiani è ormai di 45,2 anni. Secondo il report dell'Istat sulla popolazione dello Stivale, diffuso ieri e che fotografa la contabilità umana al 1° gennaio 2018, i residenti sono 60 milioni e 484mila. Tra essi solo il 13,4 per cento hanno meno di 15 anni, mentre molti di più, il 22,6 per cento, ha più di 65 anni, mentre il grosso - il 64,1 per cento - è nella fascia di mezzo, tra i 15 e i 64 anni.

Gagliardi e tosti, gli ultraottantenni sono un esercito in continua crescita. In meno di 30 anni - ovvero dal censimento del 1991 a oggi - i nonni (anagraficamente parlando) sono più che raddoppiati, passando da 1,955 milioni a 4,207 milioni. Nello stesso periodo è diminuita di quasi un milione di unità la popolazione con meno di 15 anni e di oltre 300mila unità quella di 15-64 anni. Nel 1991 peraltro l'età media era ald sotto dei 40 anni. In ventotto anni siamo invecchiati di quasi sei anni. Sembra un affare ma non lo è.

Aumentano anche gli ultramaratoneti della carta d'identità. I centenari sono 15.647, per lo più donne: i maschietti in tripla cifra sono circa 2500. Incuriosisce però il fatto che rispetto all'anno precedente i superanziani sono diminuiti di quasi 2mila unità. La spiegazione sta nei libri di storia: sono entrate tra i centenari le classi nate durante la Prima Guerra Mondiale, caratterizzate da un forte calo delle nascite dovuto al periodo bellico e dunque meno numerose. La regione con la più alta percentuale di individui di 105 anni e più è la Liguria (3,58 per 100mila) che è anche la regione più anziana dell'Eu. La donna più longeva in Italia al 1° gennaio 2018 era (perché nel frattempo è morta) residente in Toscana, ma nativa della Sardegna, e nel mese di maggio aveva compiuto 116 anni. Alla data del decesso era la decana d'Europa e la seconda persona vivente più longeva del mondo. Ora la persona più longeva d'Italia è naturalmente una donna, ha superato i 115 anni e risiede in Puglia; l'uomo vivente più longevo ha quasi 110 anni e vive in provincia di Trento.

Il processo di invecchiamento è demograficamente democratico. Tutte le regioni hanno i capelli più bianchi. Anche se alcune aree di più: come il Centro-Nord, dove l'età media è di quasi 46 anni, mentre nel Mezzogiorno è di 44.

Calano i matrimoni (dal 1991 al 2016 il tasso di primo-nuzialità è passato da 658 su mille a 449,6 per gli uomini e da 670,7 a 496,9 per le donne) mentre aumentano i divorzi. Tra i 25 e i 34 anni non sono ancora sposati l'81 per cento degli uomini e il 65 delle donne. I divorziati sono più che quadruplicati dal 1991 (da circa 376 mila a oltre 1,672 milioni), principalmente nella classe 55-64 anni (da 0,8 al 5,3 per cento degli uomini, da 1,0 al 6,4 per cento delle donne).

Quanto ai «diversamente» sposati, in Italia le persone unite civilmente sono 13mila, assommando sia qualle costituite in Italia sia le trascrizioni di unioni costituite all'estero.

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