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Stupratori stranieri scatenati: altra vittima a Cuneo

Caccia a un nordafricano in Piemonte. Abusi su una disabile: tre anni in cella a Torino

Stupratori stranieri scatenati: altra vittima a Cuneo

Cuneo - Una donna è stata aggredita, presa a calci e schiaffi e poi violentata, in pieno giorno, lungo la pista ciclabile di Cuneo, in Piemonte. Nonostante il forte stato di choc , la vittima è riuscita a fornire agli agenti della squadra mobile che indagano sul caso, un identikit del suo stupratore. Sarebbe un ragazzo sui 30 anni, sicuramente straniero, forse di origini nordafricane, anche se parlava bene l'italiano.

La donna, sui 50 anni, stava pedalando da sola lungo la pista ciclabile del Parco fluviale, quando improvvisamente sarebbe stata scaraventata giù dalla sua biciletta e fatta cadere lungo il prato che si trova ai bordi della pista. Il suo aggressore, con una violenza inaudita, contando anche sul fattore sorpresa, ha iniziato a picchiarla sul volto, a colpirla sulla schiena e sul petto con dei calci ed infine, quando la vittima era stremata dal dolore ha preteso di avere un rapporto sessuale con lei. La donna ha cercato in tutti i modi di divincolarsi e di chiedere aiuto, ha urlato fin che ne aveva le forze ma in quel momento non passava nessuno. Il tutto si è svolto in una manciata di minuti, poi l'uomo si è dileguato. A quel punto la vittima si è fatta coraggio, ed ha iniziato a correre, fino a quando ha incontrato altre persone che stavano passeggiando nel parco, che l'hanno soccorsa. Immediatamente è stata trasportata all'ospedale Santa Croce di Cuneo, dove i medici hanno riscontrato su tutto il suo corpo i segni della violenza appena subita.

«La vittima - ha dichiarato il capo della Mobile Marco Mastrangelo - è ancora sotto choc , è ferita, ma non in pericolo di vita. Partendo dalla descrizione data dalla donna, stiamo indagando in tutte le direzioni, per identificare e arrestare lo stupratore. Abbiamo anche analizzato le telecamere di videosorveglianza per controllare gli accessi al Parco fluviale ed individuare il responsabile».

Quello di Cuneo, purtroppo, non è il primo caso di violenza sessuale messo in atto nelle ultime settimane da un immigrato, tanto da far registrare un «allarme stupri» in tutta Italia. Pochi giorni fa, nel centro di Reggio Emilia una 24enne veneta, in vacanza, è stata stuprata in un parco vicino al centro cittadino da un uomo che lei ha definito, nella descrizione data agli inquirenti «di colore». Poche ore prima, a subire violenza, è stata una giovane che viaggiava sul treno Livorno - Pisa. Un senegalese si è seduto accanto a lei e dopo un approccio che la donna ha rifiutato con forza, l'uomo l'ha «chiusa» tra le poltrone e qui, in una carrozza deserta, ha abusato di lei. Grazie ai filmati della videosorveglianza, l'immigrato è stato identificato ed arrestato. A Torino, invece, sono stati portati in carcere con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo, tre immigrati di origini africane, che a giugno, avrebbero abusato di una giovane disabile. Scomparsa per oltre un giorno, la ragazza ha subito violenza, fino a quando è stata liberata dai suoi aguzzini. Tornata a casa ha denunciato il fatto e grazie alla sua descrizione la polizia di Stato ha identificato ed arrestato i colpevoli. I tre abitavano abusivamente le palazzine dell'ex Villaggio Olimpico che da due anni è occupato da centinaia di stranieri.

Uno di loro aveva chiesto asilo politico, un altro era invece già stato colpito da un ordine di espulsione.

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