Cronache

Veronica, l'ennesima capriola. "Loris ucciso da mio suocero"

Dopo la confessione, la mamma cambia ancora versione e accusa il padre del marito. Ma per i pm la colpevole è lei

Veronica, l'ennesima capriola. "Loris ucciso da mio suocero"

Chi ha ucciso il piccolo Loris? Per la procura di Ragusa non ci sono dubbi: Veronica Panarello, la sua mamma, finora l'unica in carcere, accusata del più efferato dei crimini: l'uccisione del proprio bambino e l'occultamento del suo cadavere. La verità potrebbe essere nascosta tra le tante versioni di Veronica, a cui pare manchino ancora dei tasselli. È un meccanismo di difesa della mente umana, che insinua ma non dice, che cela armonizzando le bugie con le verità, che parla per rimandi e assonanze. Accade spesso. Lo dicono fior di esperti. Prima Veronica nega fino allo sfinimento di essere coinvolta nell'infanticidio. Poi, come fulmine a ciel sereno, ammette di avere gettato il proprio bambino nel canalone delle campagne di Santa Croce Camerina, nel Ragusano, e sostiene che sia morto per autostrangolamento con delle fascette di plastica mentre giocava nella sua stanzetta. La sua versione sconvolge ma non convince. Veronica sembra nascondere la verità. E, condotta al canalone dagli investigatori, minimizza quando, piangendo, dice che non voleva gettare il corpicino giù nel canale, ma «soltanto» nasconderlo dietro il muretto. La confessione e i particolari raccontati agli inquirenti nella sua casa riguardo alla tragedia fanno supporre che qualcosa si stia smuovendo nella mente di quella mamma sottoposta da gennaio a perizia psichiatrica su richiesta del suo legale, Francesco Villardita, quale condizione per lo svolgimento del rito abbreviato, richiesta accolta dal gup di Ragusa. E ora la nuova versione, nella quale ancora una volta l'orco non è lei. Non più le fascette che si son strette al collo di Loris mentre giocava, ma il nonno paterno, Andrea Stival, perché Loris aveva scoperto la sua relazione clandestina con Veronica e voleva dirlo a papà Davide.«Lo ha strangolato con un cavo elettrico», confessa Veronica ai periti che la stanno esaminando. Anche stavolta le sue parole fanno rumore ma convincono poco. Certo, fanno male agli Stival, provati dalla morte del piccolo. I compaesani vociferano. Del resto all'inizio di questa storiaccia avevano spifferato di qualche storia clandestina di Veronica, ma tutto era stato smentito ed era finito nel dimenticatoio. Ma perché Veronica starebbe distruggendo quel fievole filo che la lega ancora al marito? «Le sue dichiarazioni sono al vaglio della magistratura. E, visto che sono state rese in una perizia psichiatrica dice l'avvocato Daniele Scrofani, che rappresenta papà Davide le stiamo vagliando con i miei consulenti, lo psichiatra Giuseppe Catalfo e la psicologa Maria Costanzo». Il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia non rilascia dichiarazioni. Questa verità Veronica non la conferma agli inquirenti, dinanzi ai quali, invece, inscena un teatrino, canticchiando e dicendo che è diventata famosa. E mentre nonno Andrea, rappresentato da Francesco Biazzo, si prepara a denunciare la nuora, smentendo ogni parola, la nuova verità sulla morte di Loris non trova conferma nella perizia del medico legale Giuseppe Iuvara, che ha individuato sul collo tracce di zigrinatura compatibili con le fascette ma non con un cavo elettrico. Qual è la verità? Veronica potrebbe averla seminata nelle sue versioni, tenendone una parte per sé.

Molto sarebbe emerso durante gli incontri con i periti che si stanno occupando di lei.

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