Cultura e Spettacoli

La Ciuffini: "Che emozione Però mancava il mio Mike"

La storica valletta sulla prima puntata: "Come allora cercano concorrenti speciali"

La Ciuffini: "Che emozione Però mancava il mio Mike"

Laura Rio«Che emozione risentire quella sigla e rivedere Ludovico, ha lo stesso aplomb di una volta. Però lì mancava tantissimo qualcuno, mancava Mike... a me manca tanto, come manca tanto a tutti gli italiani».Sabina Ciuffini, puntuale, alle 20.30, ieri sera era davanti al televisore sintonizzata su Raitre, per vedere come Fazio vuole far risorgere Rischiatutto. Lei, la mitica valletta in minigonna, era lì sul secondo canale, il 5 febbraio del 1970, a fianco a Mike Bongiorno, a tenere a battesimo uno dei quiz più visti della storia delle televisione, una trasmissione diventata rito collettivo per milioni di italiani. Ieri è cominciata la striscia quotidiana dei provini in vista del programma su Raiuno. «Su pochi minuti non si può giudicare, però mi sembra che la direzione sia quella di cercare concorrenti molto preparati e speciali, così come faceva Mike che passava molto tempo a individuare quello che sarebbe diventato il personaggio. Nei quiz di oggi ci sono invece tanti partecipanti omologati». Ma certi parevano terrorizzati. «Era così anche ai miei tempi, la più terrorizzata ero io ma dovevo fare coraggio agli altri, però mi sono sembrati veri e questo è la cosa più importante». Ma Fazio potrà prendere il posto del «suo» Mike? «Lui è un grande professionista e saprà far bene. Ma niente ci ridarà il nostro Mike, la gente lo amava perché era verace, uno che si vedeva che credeva tanto in quello che faceva, che non aveva la puzza sotto il naso».

Ma lei farà in qualche modo parte del nuovo Rischiatutto? «Non so, Fazio mi ha telefonato solo pochi giorni fa, staremo a vedere, un conto è la memoria, uno la nostalgia, vedremo se Fazio non si dimenticherà di richiamarmi...».Quasi quasi Rischiatutto-Prova pulsante (in onda ogni giorno sul terzo canale dalle 20.30 alle 20.40 fino ad aprile) è una striscia di provini dei futuri concorrenti (50 su 200 selezionati) che parteciperanno al programma vero e proprio che andrà in onda su Raiuno con due speciali in aprile (21 e 22) e nella versione integrale dal 13 ottobre per dieci puntate. Per ora non si è visto nulla di straordinario, concorrenti carini, emozionati, disastrosi, preparati o completamente ignoranti, un miscuglio come deve essere un casting. Fazio simpatico e fintamente sorpreso, al suo solito. Nello studiolo si respira un'atmosfera d'antan, con i banchetti delle scuole di una volta pare quasi di stare a un esame di maturità. Il candidato seduto al centro, di fronte Fabio Fazio insieme a Ludovico Peregrini, l'autore e giudice di gara dei tempi di Mike, 72 anni, 27 quando esordì. Lo chiamarono «Signor no» perché si rifiutava sempre di accettare deroghe al regolamento. Immagini in bianco e nero di Mike, di Sabina e dei concorrenti dell'epoca appesi alle pareti, la vecchia schermata del monoscopio del secondo canale e, ovviamente, la sagoma di Mike. L'obiettivo è quello di riportare lo spettatore a quei tempi, quando la tv era fatta in maniera artigianale, quando Mike mischiava grande professionalità a gaffe rimaste storiche (la frase «Ahi Ahi signora Longari mi è caduta sull'uccello» in realtà non è mai stata pronunciata).

Una marcia di avvicinamento per le due puntate di aprile e la rinascita vera e propria di Rischiatutto. Da mesi gli autori di Fazio sono a caccia delle scenografie originali, cercano pezzi, cabine, microfoni, cuffie. Voluto fortemente da Fabio Fazio, da sempre innamorato di Mike e suo ideale successore, il programma ha avuto una gestazione difficile. Sarebbe dovuto andare in onda a primavera. Poi, tra varie titubanze, si è scelta questa formula «sinergica», una staffetta tra Raitre e Raiuno e anche tra stagioni meteo. I motivi sarebbero diversi. Il primo riguarda i costi: per fare una trasmissione di quel tipo ci vuole un budget elevato, non giustificato se trasmesso sul terzo canale. Quindi si è deciso il passaggio su Raiuno. Il secondo motivo è il cambio dei direttori di rete, atteso da mesi: un'operazione così deve avere una guida certa. Insomma, alla fine, d'accordo con il direttore generale Campo Dall'Orto, si è deciso lo slittamento all'autunno.

Poi si vedrà se questa lunga gestazione porterà buoni frutti.

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