Cultura e Spettacoli

Cuccarini: "Chiamatemi Lorella 2.0"

La show girl dietro le quinte del nuovo musical "La regina di ghiaccio" con Gabriele Lazzaro

Cuccarini: "Chiamatemi Lorella 2.0"

È l'iconica più amata dagli italiani. Ma la Cuccarini è soprattutto una donna intelligente (e ancora bellissima). Una fuoriclasse che ha fatto della preparazione e dell'onesta intellettuale punti fermi della sua carriera.Che dura infatti da trent'anni.

Dopo lo straordinario successo di Rapunzel (160mila spettatori), tra una comparsata tv e la pubblicazione di un libro (guarda il video) Lorella torna sul palco con un nuovo musical, nuovo sotto tanti punti di vista. "La regina di ghiaccio", firmato ancora una volta da Maurizio Colombi (vera e propria garanzia del musical italiano), è uno spettacolo per grandi e piccoli, che prende spunto dalla "Turandot" di Puccini e dalla raccolta di favole orientali "I Mille e un giorno". Un omaggio al mondo dell'opera, in cui Lorella veste i panni di una regina cattiva per via di un incantesimo, che la vede fare indovinelli ai suoi pretendenti e mozzare la testa a chi li sbagli. Ma l'arrivo del principe Calaf (Pietro Pignatelli) non lascerà indifferente il suo cuore di ghiaccio, e cambierà le carte in tavola. Uno spettacolo made in Italy, non importato, e che lascia tutti (non solo i bambini) incantati dalla Cuccarini, che di nuovo meravigliosamente mora canta, balla e recita. L'ultima volta che ci siamo incontrati mi ha insegnato il passo base de "La notte vola", nel backstage della presentazione della sua autobiografia "Ogni giorno il sole"; oggi la raggiungo telefonicamente. (Guarda le foto)

Lorella, "La regina di ghiaccio" non fa rimpiangere il successo di Rapunzel e sta trovando continui consensi, soprattutto tra i giovanissimi.

"Pensa che spesso dopo le repliche vengono a bussarmi in camerino genitori, coi figli per mano, che mi dicono: il mio piccolo è un tuo fan. E io mi chiedo come sia possibile. Di sicuro lo devo anche al successo di Nemicamatissima, che ha riportato il varietà in prima serata e mi ha fatta conoscere anche a chi non è cresciuto con le mie sigle come te (ride). Comunque siamo davvero entusiasti del calore con cui il pubblico sta accogliendo questo spettacolo del tutto originale".

Il fatto che tu sia tanto seguita anche da generazioni differenti dalla mia, e quindi non legate a Fantastico, Paperissima o Buona domenica, fa sì che in qualche modo si possa parlare di una Cuccarini 2.0?

"Di sicuro posso dirti che grazie al palco e all'affetto di questi ragazzi sto scoprendo anche io una sorta di nuova giovinezza".

Ma essere così amati dai giovani ti fa sentire in qualche modo responsabile verso di loro?

"Credo che chiunque sia o diventi un punto di riferimento per qualcuno abbia una responsabilità. Di sicuro sono convinta che il teatro abbia un ruolo educativo. Io e Silvio (Testi, il marito n.d.r.) negli anni abbiamo fatto sì che i nostri ragazzi lo amassero, scegliendo di portarli a vedere spettacoli in linea con la spensieratezza e la leggerezza dovuta, ma capaci di lasciare loro qualcosa di importante".

Tu sei stata presente ai provini per "La regina di ghiaccio". Cosa ti è rimasto dell’incontro coi sogni dei tantissimi ragazzi presenti alle audizioni?

"Una grande energia e tenerezza. Mi sono rivista nella loro ansia di dare il massimo ed essere scelti, anche perché nonostante l'ottimo livello dei ragazzi i posti disponibili erano solo una ventina. Per forza di cose, molti seppure bravissimi non sono stati scelti. Il nostro comunque è un cast generazionalmente trasversale, fatto anche di adulti. La cosa che più mi fa piacere è vedere una preparazione artistica a 360 gradi".

Ti è mai capitato di diventare per qualcuno di loro un punto di riferimento importante, sul piano personale?

"In diverse occasioni è successo che qualcuno si aprisse, e mi raccontasse cose personali. La vita di teatro impone una frequentazione fatta di tante cene dopo spettacolo, momenti di condivisione, confidenze, per cui si viene a creare un rapporto di vera intimità, che a volte sfocia in amicizia e affetto veri".

Diventi una sorta di zia, insomma.

"O di sorella, a seconda dell'età (ride)".

A parte gli scherzi, hai mai cazziato qualcuno?

"Cazziato nel vero senso della parola no. Ma se mi viene chiesto un consiglio io dico francamente ciò che penso. Poi ognuno gestisce la propria vita come meglio crede, ma la richiesta di un parere per me implica sempre la sincerità, fondamentale in ogni rapporto. Io sono sempre stata me stessa, non ho mai voluto compiacere nessuno, a costo di dire verità a volte per scomode".

Ed io ti voglio bene da anni e dico sempre che questo è parte del tuo bello. Torniamo alla regina di ghiaccio, con cui arriverai anche nella mia Milano.

"La prossima stagione saremo da te, anche se non c’è ancora un calendario ufficiale. Sono certa comunque che Milano amerà questo spettacolo per la sua originalità".

Intanto sarete al Brancaccio di Roma fino a domenica (qui per i biglietti). Lori, al cinema invece quando?

"Da spettatrice, sempre (ride). Non è ancora arrivata la proposta giusta, ma mai dire mai. Dentro sono sempre una ragazzina, e la voglia di fare è quella di sempre".

Qualche giorno fa è apparsa sui social una foto postata dal papà di un ragazzino vittima di bullismo. Cosa senti di dire, da mamma?

"Ho visto questa foto, e ti confesso che mi ha toccato davvero tanto. I ragazzi e gli adolescenti hanno sicuramente le loro responsabilità, ma noi genitori non ne abbiamo meno, anzi. L'attitudine alla violenza è un qualcosa che noi per primi dobbiamo soffocare. Io sono sempre stata attenta ad ogni sfogo o silenzio dei miei figli.

Anzi, forse è proprio il loro silenzio ad avermi spinta a comprenderli maggiormente ed essere più presente".

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