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Contro la tv i tifosi accendono la contestazione

Scoppia la protesta: "Altro passo verso la svendita del calcio". Anche da noi critiche agli orari

Contro la tv i tifosi accendono la contestazione

In un calcio dove i soldi la fanno sempre più da padrone, ci sono tanti tifosi che non si sono ancora arresi all'idea di vedere il loro amato sport destinato a cambiare a causa delle dinamiche televisive.

In Germania i supporter del Borussia Dortmund non hanno preso molto bene la notizia che la loro squadra del cuore giocherà di lunedì (22 febbraio) contro l'Augsburg.

Il monday night, infatti, non è apprezzato in Bundesliga, per usare un eufemismo, a tal punto che gli ultras tedeschi sarebbero pronti a boicottare il match e a svuotare lo storico Westfalenstadion (oggi Signal Iduna Park).

I tifosi del Dortmund hanno dichiarato guerra alla Dfb (la Federcalcio tedesca), che due anni fa aveva deciso di introdurre tre posticipi al lunedì sera a partire da questa stagione, per iniziare a sfruttare la copertura televisiva. Per i tifosi, però, il calcio nel weekend è sacro e il monday night rappresenta solo un tentativo per rompere la tradizione. Al lunedì sera, inoltre, è più difficile andare allo stadio rispetto al fine settimana. Con un comunicato, gli ultras gialloneri hanno così sottolineato tutto il loro disappunto: «La partita al lunedì sera è un altro passo verso la svendita del calcio, che interessa solo alle società e alle emittenti televisive». La contestazione, inevitabilmente, si è poi diffusa sui social. Se le cose non dovessero cambiare, comunque, la partita tra Borussia e Augsburg potrebbe disputarsi senza il gelbe Mauer, il «muro giallo», ovvero la splendida curva dei padroni di casa che in ogni partita regala coreografie uniche.

Anche in Italia ci sono state polemiche sugli orari. Una su tutte, quella relativa al derby dell'anno scorso, giocato di sabato santo a pranzo, per andare incontro ai telespettatori dalla Cina: «È un declassamento, siamo diventati la provincia del calcio» avevano commentato i tifosi. Recentemente, anche gli ultras dell'Atalanta hanno protestato per la partita di coppa Italia contro il Sassuolo, fissata di mercoledì alle ore 15, con striscioni inequivocabili: «La tv impone questo orario: non vi fa schifo questo scenario?», «Comanda la televisione muore la passione» e «Il calcio è della gente: chi decide questi orari non capisce niente».

Insomma, anche in Italia non ci si è ancora arresi.

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