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Non basta Candreva, rinnovo e Icardi agitano ancora Mancio

Non basta Candreva, rinnovo e Icardi agitano ancora Mancio

Il grande caldo meteorologico che accomuna l'estiva Milano a New York nasconde, sotto l'evidenza, una freddo gelido e pungente. Che avvolge tutta l'Inter e soprattutto il suo comandante, quel Roberto Mancini ancora dubbioso sul progetto sportivo intrapreso dalla nuova proprietà cinese. L'ultimo capitolo parla di altri pesanti dissidi tra l'allenatore e la dirigenza sul rinnovo del contratto.

In più Mauro Icardi nelle ultime ore sarebbe tornato alla carica chiedendo alla società di cederlo al Napoli il prima possibile o di proporgli il rinnoov. Tutto questo rischia di vanificare l'opera d'intermediazione di Piero Ausilio ed Erik Thohir. E sopratutto l'operazione di fatto chiusa di portare Antonio Candreva in nerazzurro. Un giocatore esplicitamente richiesto dal Mancio.

Per vedere se qualcuno degli attori in campo avrà sbagliato previsione basterà aspettare le prossime, decisive, ore. Per ora si va avanti così, anche se il fatto che Mancini e la proprietà del Suning non si siano incrociati nella serata italiana di martedì, ufficialmente perché la seduta di allenamento è finita tardi, deve far riflettere. Perché per tutti quella era la cena chiarificatrice, quella dove bisognava parlare anche del rinnovo del contratto dello stesso Mancini, che ad oggi sembra essere ancora il nodo della questione assieme alla sua richiesta di maggiore coinvolgimento nelle operazioni di mercato.

Comunque Leonardo resta la prima ipotesi anche se in Olanda continuano ad insistere su De Boer, e la società riflette: perché siamo a circa venti giorni dall'inizio del campionato. Un cambio di guida tecnica adesso sarebbe deleterio, potrebbe rovinare un'intera stagione ancor prima di iniziarla: «Io sono venuto qui perché l'Inter è uno dei club più importanti al mondo e per Mancini, che lavora ed è il primo a soffrire quando non si vince. È giusto che rimanga con noi», ha detto Felipe Melo, uno dei fedelissimi dell'allenatore.

In chiave mercato, recuperati quasi 20 milioni dalle cessioni di Juan Jesus, Laxalt e Biraghi, Ausilio punta a piazzare i vari Ranocchia, Medel, Santon, Gnoukouri e, forse, Eder. Esuberi, più o meno giudicati tali anche dal tecnico jesino, le cui dipartite serviranno per riuscire a trovare i soldi necessari per l'acquisto di Candreva rimanendo fedeli ai dettami del fair play finanziario.

Il tutto, ovviamente, senza sacrificare il capitano Icardi: il Napoli ha chiuso per la punta dell'Ajax Milik (oggi le visite), ma ha messo sul mercato Manolo Gabbiadini: chiaro segnale di come l'arrivo dell'olandese non escluda Mauro Icardi. Tutto confermato dal quarto rilancio da 54 milioni del Napoli.

La telenovela prosegue: sull'asse MilanoNew York permane uno strato di freddo gelido e pungente.

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