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Tanto pesce, palestra e allenamento I segreti che fanno volare Ronaldo

Lo rivela la ricerca inglese che l'ha paragonato a un ghepardo

Tanto pesce,  palestra e allenamento I segreti che fanno volare Ronaldo

Magari è vero, come ha detto Capello un mese fa, che «Ronaldo non dribbla più un avversario da tre anni». Però salta ancora come un grillo. E anche di più. Al punto che, dopo il gol segnato contro la Samp, è stato rispolverato uno studio fatto sei anni fa dall'Università inglese di Chichester secondo cui l'enorme energia che il portoghese sprigiona nel momento di spinta sulle gambe è cinque volte superiore a quella di un ghepardo nella massima fase di slancio. Il che gli permette di raggiungere altezze fino a 44 cm quando salta da fermo e 78 cm con rincorsa: numeri che equiparano CR7 alla media dei giocatori NBA. Merito di tutto questo, oltre a madre natura, la ben nota cura maniacale che il fenomeno di Funchal ha per il proprio corpo: alimentazione curatissima (tanto pesce, soprattutto), riposo e tempo dedicato al sonno spaccati al centesimo, massima cura dei particolari in ogni momento della giornata. Un computer vivente, ecco. Con muscoli potentissimi nelle cosce e nella parte superiore del busto: palestra, palestra e ancora palestra, per essere performante e al contempo leggero. Con una tecnica di salto pressoché perfetta, anche: la stessa ricerca degli inglesi ha infatti notato che, raggiunto il punto più alto della propria ascesa, Ronaldo sia in grado di darsi un'ulteriore spinta con i piedi in modo da avere nuovo slancio e atterrare più lentamente a terra.

Gesti e relativi numeri a corredo, a distanza di sei anni e con le 35 primavere prossime a essere toccate, tuttora validi: nella meraviglia andata in scena a Marassi, CR7 è salito infatti a quota 256 cm e l'ha fatto rimanendo sospeso in aria per quasi un secondo (0.92''). Per rimanere al paragone con il basket, una roba da LeBron James. O meglio ancora da Michael Jordan, cui lo stesso portoghese si è paragonato sui propri profili social, autocelebrandosi. Un gol simile, con la Juve, lo aveva peraltro già segnato nel derby di ritorno dell'anno passato, acchiappando la palla a 2.47 d'altezza: il suo record assoluto risale però al 2013 quando, in occasione di Real-United (ottavi di Champions), salì fino a 2,93 saltando 108 cm per arrivare sul pallone. Del tutto meritati, insomma, gli ohh di meraviglia che si sono susseguiti tra mercoledì e ieri. Compreso quello di Marco Materazzi, meravigliato ma anche ironico nel puntualizzare «Bravo Air CR7...

quasi come me», postando una foto del suo gol contro la Repubblica Ceca ai Mondiali 2006, quando si issò fino a 270 cm.

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