Abi: Intesa frena su Mussari, slitta la scelta

Fumata nera per la nomina del nuovo presidente dell’Abi. Il comitato dei saggi, che avrebbe dovuto indicare il nome del futuro numero uno dell’associazione, ha ieri deciso di rinviare il tutto alla riunione del comitato esecutivo del prossimo 20 giugno. Una decisione che era stata anticipata da Giovanni Berneschi (Carige), componente del comitato, che entrando nella sede dell’Abi aveva detto: «Ci troviamo per discutere ma credo comunque che non si chiuda niente, siamo all’inizio». Dopo poche ore è arrivata la conferma da parte del presidente di Federcasse e membro del comitato, Alessandro Azzi: «Contavamo di arrivare con una proposta» ma a causa di «una serie di incombenze ed emergenze» non si è riusciti a fare in tempo. Il banchiere ha precisato inoltre che «il lavoro di consultazione è avviato e sta procedendo». Il nome che si pensava venisse proposto per la presidenza era quello dell’attuale numero uno, Giuseppe Mussari. Tuttavia, secondo indiscrezioni, a frenare sulla candidatura dell’ex numero uno del Mps sarebbe stata Intesa, che avrebbe mostrato qualche perplessità sulla candidatura alla luce anche del recente scandalo che ha travolto l’istituto senese, da qualche settimana al centro di un’inchiesta per aggiotaggio e che ha comportato l’iscrizione nel registro degli indagati l’ex direttore generale Antonio Vigni e tre componenti del collegio sindacale in carica nel 2008.
Partita rinviata di un mese, quindi.

I cinque saggi (oltre ad Azzi e Berneschi, anche Giovanni Bazoli di Intesa Sanpaolo, Federico Ghizzoni di UniCredit e Camillo Venesio della Banca del Piemonte) proseguiranno nelle prossime settimana nel giro di consultazioni con i vari banchieri per poi chiudere la quadra.

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