Abusi, 200 denunce I vescovi indagano

La Chiesa cattolica olandese ha promesso un’inchiesta «ad ampio raggio, esterna e indipendente» per far luce sulle 200 denunce di abusi sessuali compiuti da preti su minorenni negli anni ’60 e ’70. La decisione è stata presa in una riunione a Utrecht dei vescovi e della Conferenza dei Religiosi olandesi che riunisce i superiori maggiori di tutti gli ordini monastici e degli istituti religiosi. «L’inchiesta sarà avviata il prima possibile», ha assicurato Will van de Ven, portavoce della Conferenza. «Alle vittime degli abusi negli istituti cattolici, i leader religiosi e i vescovi offrono le loro più profonde scuse e la loro solidarietà», si legge in un comunicato in cui si definisce la questione «dolorosa». Finora i casi accertati in Olanda sono tre e risalgono al periodo tra il 1950 e il 1970. Ma dopo le prime denunce di abusi sessuali da parte di Padri salesiani in un collegio a Heerenberg, i media olandesi hanno segnalato centinaia di nuovi casi di violenze compiute da membri del clero tra il 1950 e il 2000. I vescovi e i religiosi hanno ribadito che «ogni forma di abuso sessuale deve essere condannata nei termini più netti perché contraria al vangelo e alla dignità degli esseri umani».

Jan Waaijer, portavoce dell’organizzazione Hulp en Recht che offre aiuto alle vittime, ha detto di essere rimasto sconvolto dalla pioggia di denunce arrivate dalla fine di febbraio, quando i quotidiani riportarono le prime notizie degli abusi.

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