Fra Pdl e Lega è guerra senza esclusione di colpi sul caso del Pio Albergo Trivulzio. Agli esponenti del Popolo della Libertà non è andata giù la linea tenutea dal Carroccio, che ha cercato di addebitare agli alleati la responsabilità politica della vicenda. Un tentativo aperto dalle dichiarazioni di Matteo Salvini, capogruppo comunale del Carroccio, che ha chiesto al sindaco di «mettere ordine in quella porcilaia». Ma la Lega ha un suo uomo nel Consiglio damministrazione Marco Antonio Giacomoni. E ha avuto rappresentanti un po in tutti gli enti. È su questo che punta la contro-strategia del Pdl. È stato il vicesindaco Riccardo De Corato, ieri, ad aprire il caso: «Quando si ha avuto, come ha avuto il Carroccio, ben 17 membri nei Cda del Pio Albergo Trivulzio e nellistituto Golgi Redaelli è poco credibile chiamarsi fuori da ogni responsabilità - ha tuonato - Solo al Pat, nel periodo in cui il Carroccio aveva un proprio nominato nel consiglio di amministrazione, ovvero dal 94 al al 98 e dal 2004 a oggi, sono stati stilati 468 contratti sui 1064 complessivi, ovvero il 44%. Dunque metà della porcilaia è stata prodotta sotto il naso del Carroccio che non ha subodorato nulla». «Se noi abbiamo peccato è di ingenuità - ribatte Salvini - pensavamo che il cda della Baggina si occupasse degli anziani e per questo abbiamo nominato un medico.
Visto landazzo, nel prossimo cda nomineremo qualcuno della Gabetti o di Tecnocasa».Il sindaco Letizia Moratti e il governatore Roberto Formigoni hanno invece mostrato irritazione per il fatto che non tutti i consiglieri abbiano avuto la «sensibilità» di fare un passo indietro dal Pat.
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