Si è detto «assolutamente disponibile» a fare un passo indietro Marzio Agnoloni, il presidente di Serravalle iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Firenze nellambito di uninchiesta connessa al filone dellindagine sui grandi eventi. «Io ho messo a disposizione di Podestà la mia carica», ha detto ieri mattina Agnoloni alluscita da Palazzo Isimbardi dopo laudizione in commissione Garanzia e Controllo della Provincia. «Sono assolutamente disponibile a fare un passo indietro - ha detto - Non cè problema. Io faccio lavvocato. Il mio lavoro principale è quello di avvocato. Faccio il presidente di Serravalle perché sono stato comandato di apportare la mia competenza alla società».
A chiedere nei giorni scorsi di valutare lipotesi di una sospensione della carica di Agnoloni, in attesa dellevoluzione della vicenda giudiziaria fiorentina, era stato il gruppo del Partito Democratico in consiglio provinciale con uninterrogazione urgente al presidente della giunta, Guido Podestà. A lui, dunque, leventuale decisione? «Mi sembra corretto. Al di là che siamo in scadenza, mi sembrava corretto mettere a disposizione la mia carica, senza nessun problema», ha detto ancora Agnoloni, che riguarda allinchiesta condotta della Procura di Firenze si è detto «più che tranquillo». «Credo che mi porterà via molto poco tempo», ha aggiunto sottolineando che quello contestatogli è un «reato contravvenzionale». «Credo che alla fine sia la necessità di acquisire dei documenti di un cliente - ha detto - che come avvocato non possiamo consegnare. Forse, è un modo per acquisire dei documenti. Io sono più che tranquillo».
Anche il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei ha commentato laudizione, rilevando che ne emerge «il quadro di una società sana, che è stata in grado di ridurre i costi e aumentare i ricavi e utili».
Agnoloni: «Pronto al passo indietro» Ma Dapei: «La Serravalle è in salute»
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