Grande folla di gente, più di quattrocento persone, venerdì sera sul Lungomare di Albenga, in occasione dello spettacolo preparato dalla neonata Associazione Scienza e Vita ingauna insieme a Centro Aiuto vita di Albenga. Ad animare la serata i bambini dell'Art group di Albenga insieme alla scuola di ballo El Barrio Latino che con canti e danze hanno movimentato e rallegrato un pubblico davvero entusiasta dell'appuntamento.
Scopo della serata è stato la sensibilizzazione al rispetto del valore della vita, dal concepimento fino al naturale tramonto: ecco perché è stato creato un ponte tra Albenga e Alghero, città dove risiede Giovanni Nuvoli, un ex arbitro di calcio di 53 anni, colpito dalla sclerosi laterale amiotorfica, che chiede di morire come Pier Giorgio Welby. Compagni di avventura e sponsor della serata sono stati il Giornale e Avvenire, entrambi sempre attenti ad una onesta diffusione del principio della sacralità della vita.
La malattia, che costringe Giovanni Nuvoli a letto immobile con il respiratore meccanico è sicuramente una condizione di estremo disagio, dolore e spesso anche di solitudine, che nessuno, al di fuori degli interessati, può comprendere fino in fondo e talvolta certamente tocca e giustifica la disperazione. Ma pur in tutti i suoi aspetti più invalidanti non può giustificare la richiesta di morte mediante l'interruzione della respirazione meccanica. Al nuovo caso Welby arriva dunque, alla fine della serata, l'incorragiamento a vivere la vita pur nella malattia, accompagnato dall'affetto dei suoi cari.
Al senso della serata ha preso parte il vescovo di Albenga, monsignor Mario Oliveri che, attraverso il vicario, don Giorgio Brancaleoni, ha sottolineato quanto «la sua presenza all'iniziativa dica più di qualsiasi parola la sua condivisione e il suo convinto sostegno a tutto quanto viene operato per promuovere un amore incondizionato alla vita umana e per far si che si diffonda e si radichi nel cuore dell'uomo la convinzione che qualunque vita va sempre accolta, protetta, difesa e sostenuta».
Da Albenga, insieme al dvd della serata che raggiungerà casa Nuvoli con la lettera del vescovo, sale l'applauso di tutta la gente fino ad Alghero per dire: «Caro Giovanni, non mollare!»*presidente centro Aiuto alla vita ingauno
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