A dare un'occhiata potrebbe venire anche Angelino Alfano. L'ex ministro della Giustizia, segretario nazionale del Popolo della Libertà, l'undici marzo prossimo non è escluso che sia alla Spezia per vedere da vicino le Primarie di coalizione del centrodestra.
E sì perché il laboratorio spezzino che designerà il competitor di Massimo Federici, sindaco di centrosinistra che guida la città dal 2007, è di fatto un esperimento nazionale per lo schieramento che terrà sul levante ligure gli occhi puntati con interessata attenzione. Qualcosa del genere è stato provato a Frosinone ma quella era una competizione tutta interna al Pdl.
Intanto l'identikit della Primarie in salsa spezzina è stato delineato ieri mattina con un summit tra Giacomo Roul Giampedrone e Giacomo Gatti, rispettivamente segretario provinciale e vice del Pdl levantino, Gianfranco Borrini, responsabile spezzino di Futuro e Libertà e gli esponenti delle Liste Civiche che appoggiano i tre candidati alle Primarie (Marina Bassan, Fiammetta Chiarandini e Gaetano Russo).
L'organizzazione conterà su dodici seggi sparsi per la città della Spezia con gazebo o strutture concesse dal Comune come centri Anziani, sale convegni e sedi di Circoscrizioni. Una settantina i volontari impegnati che adotteranno un sistema di monitoraggio elettronico del voto (che sarà cartaceo) per garantire la privacy dell'elettore, rendere più veloce il conteggio finale delle schede e soprattutto mettere all'angolo pericoli di doppi voti o storture varie. Così dalle 9 alle 20 di domenica 11 marzo tutti gli spezzini iscritti nella liste elettorali del comune del levante ligure potranno designare il candidato sindaco della coalizione tra, come detto, Marina Bassan, giovane avvocato spezzino (Lista Civica Città Futura), Fiammetta Chiarandini, notaio di lungo corso (Chiarandini Sindaco) e Gaetano Russo, tipografo e navigato uomo politico di Spezia che vanta un passato prima nella Democrazia Cristiana e poi nell'Unione di Centro prima di fondare la propria lista (Città Nuova). A parte Russo le prime due candidate sono neofite assolute delle competizioni elettorali. «Sottolineiamo che si tratta di persone della società civile e assolutamente esterni ai partiti», spiegano Giampedrone, Gatti e Borrini che poi parlano dello spirito di questa iniziativa. «Vogliamo essere uno schieramento alternativo a un establishment, quello di centrosinistra, che guida la città da 40 anni. Per questo pensiamo a tutti gli scontenti di questa città che sperano nel cambiamento», dicono lasciando aperta la porta anche a Lega Nord, La Destra e altre new entry post Primarie. «Speriamo che possano unirsi al candidato che uscirà perché l'unica speranza di vittoria risiede nell'allargare lo schieramento», osservano. Scendendo nel dettaglio chi si presenterà a votare dovrà esibire un documento d'identità valido, pagare un euro e sottoscrivere il protocollo programmatico della coalizione che in dieci punti sintetizza i principali cambiamenti che in caso di vittoria il centrodestra vorrebbe perseguire. Dalle maggiori possibilità di sviluppo per i giovani ai servizi sanitari da potenziare per gli anziani fino alle partita delle aree militari. Pronta anche la campagna promozionale. Anche in questo caso molto neutra. «Dieci manifesti diversi che ritraggono persone normali. Non c'è alcun simbolo di partito o di schieramento è sottolineato invece il fatto che la gente può scegliere il candidato alternativo a Massimo Federici», aggiungono. L'esito si conoscerà subito.
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