Alitalia, sì del Tesoro ad Air France Prodi a Sea: ritiri la richiesta di danni

Dopo il fallimento di tre aste e una mattinata di stop per eccesso di ribasso, le azioni della compagnia di bandiera scivolano a 0,4085 euro. Bonanni: "Trattativa su esuberi o rottura". Fini: "Slegare il destino dell'hub da Alitalia". Padoa Schioppa accetta le proposte francesi e prodi "condivide"

Alitalia, sì del Tesoro ad Air France 
Prodi a Sea: ritiri la richiesta di danni

Milano - Air France ha offerto durante il fine settimana una propria azione contro 160 azioni Alitalia, valutando ogni titolo della compagnia italiana meno di 10 centesimi. Immediata la reazione a piazza Affari dove le azioni Alitalia sono state ammesse sul mercato solo in tarda mattinata per le continue sospensioni causate dall'eccesso di ribasso. Intanto il premier Romano Prodi ha intimato alla Sea di ritirare la richiesta dei danni. E in consiglio dei ministri arriva il sì di Padoa Schioppa all'offerta francese .

Offerta Air france: sì del Tesoro E questa sera al consiglio dei ministri Tommaso Padoa-Schioppa, durante la "ha informato il Presidente del Consiglio - che ha espresso condivisione - in merito alla lettera che egli stesso invierà ad Alitalia contenente l'impegno ad aderire alle previste offerte pubbliche di scambio (per le azioni) e di acquisto (per le obbligazioni) da parte di Air France - KLM per la totalità dei titoli detenuti dal Ministero stesso". Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio.
Il Cdm non ha, quindi, preso ancora una decisione finale. I ministri sono usciti da Palazzo Chigi senza fare dichiarazioni. Numerose le assenze nella riunione del consiglio dei ministri: mancavano, tra gli altri, Paolo Ferrero, Alfonso Pecoraro Scanio, Fabio Mussi, Antonio di Pietro, Massimo D'Alema, tutti impegnati in vari appuntamenti della campagna elettorale.

Lettera del ministro ad Air France "Il ministro - spiega il comunicato del cdm - ha quindi informato il Presidente del Consiglio - che ha espresso condivisione - in merito alla lettera che egli stesso invierà ad Alitalia contenente l'impegno ad aderire alle previste offerte pubbliche di scambio (per le azioni) e di acquisto (per le obbligazioni) da parte di Air France - KLM per la totalità dei titoli detenuti dal Ministero stesso. Nella lettera viene inoltre specificato che gli impegni assunti non saranno vincolanti nel caso in cui uno o più soggetti lancino un'offerta pubblica concorrente migliorativa e il Ministero accetti tale offerta. Ciò al fine di tutelare i principi di trasparenza e non discriminazione previsti dalla normativa sulle privatizzazioni e in linea con la disciplina delle offerte pubbliche". 

Il contratto Il contratto prevede che il Tesoro dia il proprio impegno ad aderire alle offerte con tutte le azioni e le obbligazioni possedute prima ancora che le offerte stesse siano lanciate ma l’impegno preventivo che si chiede al Tesoro perderà ogni efficacia nel caso in cui decidesse di aderire a una offerta concorrente migliorativa rispetto a quella descritta nel contratto. Contro la trattativa in esclusiva di Alitalia con Air France aveva presentato ricorso nei giorni scorsi la compagnia aerea italiana AirOne sostenuta da Intesa SanPaolo. Al momento l’ufficio stampa di AirOne preferisce non commentare. Ma una fonte vicina al gruppo dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto dice che "la società in questo periodo è concentrata sul suo sviluppo stand alone".

Il titolo crolla Per tutta la mattinata il titolo Alitalia è rimasto sospeso dopo aver fallito tre aste, prima dell’apertura e subito dopo l’avvio degli scambi. Il titolo, che ha segnato un calo teorico del 39,7%, è stato ammesso solo alle 12,45 cedendo immediatamente il 23,50%. Possibile in giornata un Consiglio dei ministri straordinario su Alitalia per esaminare l’offerta Air France-Klm. Intanto Alitalia spiega in una nota che, nel contratto con Air France-Klm, è previsto che il ministero del Tesoro dia il proprio impegno ad aderire alle offerte con tutte le azioni e le obbligazioni possedute prima ancora che le offerte stesse siano lanciate, ma l’impegno preventivo che si chiede al Tesoro perderà ogni effetto nel caso in cui decidesse di aderire a una offerta concorrente migliorativa rispetto a quella descritta nel contratto. "Per gli azionisti e per gli obbligazionisti di Alitalia - si legge nella nota - il contratto prevede che, al ricorrere di una serie di condizioni, Air France-Klm sarà tenuta a lanciare due distinte offerte pubbliche rivolte, rispettivamente, a tutti gli azionisti e a tutti obbligazionisti".

La Ue: interventi solo a condizioni di mercato Qualsiasi intervento pubblico in favore di Alitalia dovrà rispettare le condizioni di mercato, ovvero essere realizzato a condizioni non diverse da quelle di un investitore privato. È quanto ha precisato oggi Michele Cercone, portavoce del commissario Ue ai Trasporti, Jacques Barrot, in merito all’ipotesi di un prestito ponte da parte del Tesoro emersa nel quadro della cessione di Alitalia a Air France-Klm.
Il portavoce di Barrot ha quindi ricordato che Alitalia ha già beneficiato in passato di aiuti di Stato e quindi, in base al principio "una volta, ultima volta" non potrà più ricevere questo genere di sostegno. La Commissione Europea vigilerà sul rispetto di questo principio. Quello del prestito, ha detto ancora Cercone, "non è una questione di momento in cui viene concesso, ma di condizioni". In ogni caso per assicurare il positivo esito dell’operazione, ha detto ancora il portavoce di Barrot, sarebbe più "prudente" per le autorità italiane lavorare in stretto contatto con quelle di Bruxelles. Fino a questo momento comunque alla Commissione europea non è giunta alcuna notifica ufficiale dell’operazione Alitalia-Air France-Klm e quindi Bruxelles continua a non commentare quanto finora emerso in merito al possibile accordo.

Epifani: "Serve una trattativa per dire sì o no" Il sindacato chiede "margini per una trattativa" sulle condizioni poste da Air France per l’acquisto di Alitalia ma, "se non ci fossero ne trarremo le conseguenze". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sottolineando che "il sindacato ha le spalle larghe per dire un sì o un no, con tutte le conseguenze che ciò comporta". Domani, ha detto ancora Epifani "andremo a capire qualcosa su una vicenda delle più strane che sia mai capitata al sindacato. Siamo di fronte ad un processo di ristrutturazione e vendita della compagnia di bandiera italiana senza che ne sappiamo assolutamente nulla: arriviamo all’ultimo atto". Il leader della Cgil ha ribadito la speranza che ci siano margini di trattativa, perchè, ha detto, "è difficile partecipare ad un lodo mai chiesto".

Il monito del Professore Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha chiesto alla Sea di ritirare la richiesta di indennizzo da 1,250 miliardi all’Alitalia come risarcimento per i danni subiti con l’abbandono di Malpensa. Secondo un lancio di Radiocor, la richiesta sarebbe, infatti, stata avanzata "in modo fermo" dal Professore tanto da sembrare la risposta ad una delle condizioni poste da Air France-Klm nell’offerta su Alitalia.

Bonanni (Cisl): o si tratta sugli esuberi o sarà rottura Su Alitalia "o si apre una trattativa vera per ridurre gli esuberi o si andrà alla rottura". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Il governo - ha aggiunto - ha fatto tutto da solo, noi sappiamo poco o nulla e, allora, visto che hanno cominciato da soli se la finiscano da soli". Air France, secondo Bonanni, "sta acquistando praticamente gratis la nostra compagnia di bandiera: è una vicenda che grida vendetta".

Fini: slegare il destino di Malpensa da Alitalia "Ci sono luci e ombre: è positivo che Air France voglia tutelare i colori della compagnia e abbia garantito ai consiglieri di amministrazione italiani il diritto di veto; negativo che il piano industriale preveda molti esuberi e

che non siano in programma investimenti sufficienti per il rilancio". Lo afferma il leader di An, Gianfranco Fini intervistato a Tg5. Quanto al destino di Malpensa, Fini ribadisce che "va slegato da quello dell'Alitalia".

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