Allarme Un ex di Guantanamo tra i capi militari dei rivoltosi

Un ex detenuto di Guantanamo ha assunto un ruolo guida nell’opposizione militare alle forze fedeli al Colonnello Muammar Gheddafi in Libia. Reclute ribelli nella città di Derna vengono addestrate da Sufyan bin Qumu - un libico catturato in Afghanistan e detenuto per sei anni nella prigione fatta realizzare dall’amministrazione Bush nella base americana a Cuba - e da Abdel Hakim al Hasidi, anche lui catturato in Afghanistan poco dopo l’inizio della guerra nel 2001, e consegnato alle autorità libiche.
Con Qumu - scrive il quotidiano britannico «Daily Telegraph» - sarebbe tra i comandanti dell’insurrezione anche Abdel Hakim al Hasidi, anche lui arrestato dopo l’invasione dell’Afghanistan e consegnato alla Libia due mesi più tardi. Entrambi sarebbero stati liberati dalle prigioni libiche nel 2008 come parte del processo di riconciliazione di Tripoli con gli islamisti presenti nel Paese.
Qumu, che ha 51 anni, era stato accusato dal governo americano di aver lavorato come camionista per una società di proprietà di Osama bin Laden e come contabile per un gruppo filantropico accusato di collegamenti terroristici.
Ai primi di marzo, all’inizio della rivolta in Libia, Gheddafi aveva denunciato la presenza di un ex detenuto a Guantanamo tra i ribelli e sostenuto che si fosse «autoproclamato emiro di Derna», una città della Cirenaica.
Hasidi ha invece trascorso diversi anni in un campo di addestramento afgano.

In una recente intervista ha dichiarato: «Il nostro giudizio sugli Stati Uniti sta cambiando. Se odiavamo gli americani al 100%, oggi li odiamo a meno del 50%. Hanno cominciato a redimersi per gli errori del passato, aiutandoci a difendere il sangue dei nostri figli».

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