Allarme Oms «I cibi sono gravemente contaminati»

È il giorno più difficile del Giappone: la Tepco ha appena ammesso di aver omesso i controlli per la sicurezza, l’Oms ha detto che la contaminazione radioattiva di latte e alcune verdure per le fughe da Fukushima è «grave». L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che le radiazioni provocate dal disastrato impianto nucleare di Fukushima ed entrate nella catena alimentare sono più gravi di quanto finora si fosse pensato. La crescente preoccupazione che le particelle radioattive già rilasciate nell’atmosfera abbiano contaminato cibo e bacini idrici oscura le notizie sui progressi nell’impianto nucleare, dove i tecnici sono riusciti a riattivare la fornitura di energia elettrica per tutti e sei i reattori ed in uno di essi ha ripreso a funzionare una pompa ad acqua. «Chiaramente si tratta di una situazione grave», ha detto Peter Cordingley, portavoce da Manila per l’Ufficio regionale per il Pacifico occidentale dell’Oms. «Ed è molto più grave di quanto chiunque avesse immaginato all’inizio, quando si pensava che si trattasse di un problema limitato a 20-30 chilometri. È scontato pensare che qualcuno di questi prodotti contaminati possa uscire dall’area di contaminazione». Il portavoce Oms ha tuttavia aggiunto che non c’è alcuna prova che il cibo contaminato di Fukushima possa aver raggiunto altri Paesi. Cina e Corea del Sud annunciano l’intensificazione dei controlli sulla radioattività dei cibi provenienti dal Giappone, dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato come la situazione sia più grave del previsto. La Cina monitorerà la presenza di contaminazione negli alimenti importati dal Giappone - riporta l’agenzia di stampa nazionale Xinhua - mentre la Corea del Sud estenderà le ispezioni sui prodotti agricoli e sui cibi industriali derivati. Secondo gli esperti Oms, i vegetali a foglia verde, le uova e la carne sarebbero gli alimenti a maggior rischio di contaminazione. Nessun pericolo per chi mangia cibi giapponesi al di fuori del Paese d’origine, ribadiscono, ma i cittadini nipponici dovrebbero evitare di consumare cibi freschi prodotti nelle zone del sito nucleare a rischio sicurezza.I rischi per la salute, derivanti da alimenti contaminati provenienti dal Giappone, per gli italiani, è inesistente».

Lo afferma Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene dell’università Cattolica di Roma, commentando le dichiarazioni del portavoce regionale dell’Oms, Peter Cordingley che ha definito «grave» la contaminazione radioattiva di cibo in Giappone. «Diversa è la situazione per i giapponesi - prosegue - che dovranno distruggere tutti questi alimenti, perchè la contaminazione dura per decenni».

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