Amici, piccole e grandi manovre aspettando l'autunno

Tempo di casting, quasi tempo di vacanze. Calma piatta negli studi di Maria De Filippi, si potrebbe pensare. Eppure niente di più lontano dal vero. La prossima edizione di «Amici», stagione 2009-2010 è già cominciata tra qualche piccolo iniziale verdetto e soprattutto tra il primo imperversare di polemiche. Per carità non si litiga ancora su banchi e blu (è prestissimo) ma la serata del mega-show tra le stelle del programma, recentemente andato in onda sul piccolo schermo in differita di un mesetto rispetto alla data dello spettacolo e vinto da Ambeta Toromani, ha scatenato lamentele e malcontento. A togliersi qualche sassolino dalle scarpe è infatti Dennis Fantina, forse sfuggito ai più, che altri non è se non il vincitore della primissima edizione del programma, quando si chiamava ancora «Saranno famosi».
Fantina, che non è stato invitato al maxi-spettacolo celebrativo tra le stelle e stelline «made in De Filippi», non ha gradito e si è voluto togliere il gusto di lanciare il sasso nello stagno e criticare l'organizzazione per aver dimenticato non solo lui che all'epoca si aggiudicò il titolo ma anche tutti i suoi compagni di corso. Insomma la prima versione di «Amici» sembra valere solo per gli annali e questo lascia l'amaro in bocca a chi si dannò l'anima per vincere quella competizione. «La sfida dei talenti» come è stata battezzata la recente serata con i Vip del programma non è andata giù a Fantina che ha definito la trasmissione di Canale 5 condotta da Maria De Filippi un «reality show», più che un talent show. Differenza che ha certo provocato i risentimenti della bionda presentatrice, attenta più che mai a sottolineare proprio questo aspetto del programma: il tentativo di promuovere artisti in erba più che la strategia di seguire passo passo le vicende quotidiane di un gruppo di ragazzi di belle speranze e di mai sopita concorrenzialità e competizione.
Intanto però il grande «circus» prosegue e gli specialisti che Maria De Filippi ha piazzato a guidare i casting hanno già emesso un primo sommesso verdetto: a guadagnarsi la maglietta azzurra che simboleggia l'ingresso ad «Amici» è stato Matteo Macchioni, venti e rotti anni di tonante potenza canora e un futuro da tenore spalancato davanti agli occhi. Matteo ha subito impressionato la giuria dei professori e in particolare il «duro» del gruppo, il maestro Pepe Vessicchio, abituato a pretendere molto dai ragazzi.

Davanti a Matteo però non ha avuto esitazioni e, dopo averlo fatto esibire e cantare più volte in celebri romanze come «Nessun dorma» e «Miserere», ha dato il suo sì cui si è accodato tutto il parterre dei professori. Per Matteo un sogno che comincia a divenire realtà, per gli spettatori e gli aficionados del programma una piccola indiscrezione in più: il prossimo anno in gara ci saranno anche i cantanti lirici