Angela Ginard Martí

Spagnola, nacque nel 1894 nelle isole Baleari, per l'esattezza nella cittadina di Lluchmayor, in diocesi di Maiorca. La sua famiglia era numerosa e di condizioni modeste, tanto che Angela dovette contribuire al sostentamento casalingo facendo lavori di cucito a Palma di Maiorca. Di carattere timido e riservato, era decisissima a intraprendere la via religiosa, ma il padre la voleva maritata e la cosa andò avanti così per anni. Finalmente, nel 1921 ottenne il sospirato permesso e poté entrare tra le Suore Zelatrici del Culto Eucaristico a Palma di Maiorca. Prese il nome religioso di María de los Angeles e nel 1926 venne destinata alla casa di Madrid con l'incarico di economa. Nel 1929, dopo aver pronunciato i voti perpetui, fu assegnata alla casa di Barcellona come consigliera. Nel 1932 la comunità avrebbe voluto eleggerla a una carica superiore, ma lei preferì tornarsene a fare l'economa a Madrid. Tutto filò abbastanza liscio fino alle prime avvisaglie di persecuzione anticattolica. Le suore inizialmente decisero di continuare come prima, ma poi scoppiò la guerra civile e fu necessario abbandonare il convento. Le suore si sparpagliarono, cercando di mettersi al sicuro ciascuna come poteva. Ma i miliziani non avevano alcuna intenzione di lasciar correre con quelle pericolosissime nemiche del popolo. Le spie, in quella Spagna divisa, non mancavano di certo e fu proprio grazie a una spiata che i rojos misero le mani sulla quarantenne suor María. Il suo cadavere fu ritrovato solo nel 1940, in un sobborgo di Madrid, sepolto alla meno peggio e crivellato di proiettili.
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