Antonveneta, il tribunale sospende il cda

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da Milano

Nell’infuocata battaglia per il controllo dell’Antonveneta, ieri il Tribunale di Padova ha fatto segnare un punto al fronte degli olandesi dell’Abn Amro. Il giudice Giuseppe Amenduni ha depositato ieri il provvedimento di sospensione della delibera dell’assemblea di Antonveneta che il 30 aprile scorso aveva nominato il nuovo consiglio di amministrazione interamente controllato dalla Lodi.
Una decisione che, sul piano delle ipotesi, potrebbe tradursi nella riapertura della partita per il controllo interno dell’istituto patavino. La magistratura civile di Padova, secondo quanto hanno riferito ieri alcune fonti, infatti, nel provvedimento avrebbe previsto che il vecchio cda venga reintegrato nell’incarico per assolvere al solo compito di indire una nuova assemblea dei soci.
La decisione arriva a quattro giorni dalla presentazione da parte dei legali di Abn Amro di una prima istanza di impugnazione delle delibere dell’assemblea di Antonveneta che aveva segnato il controllo dell’istituto da parte della Lodi. La richiesta era stata depositata da tre legali della banca olandese.


Ieri Stefano Ricucci, che ha in mano il 4,9 per cento di Antonveneta, si è detto sportivamente favorevole a un successo di Abn, «se vince seguendo le regole». Ha poi aggiunto come «il titolo Antonveneta sta a 26 euro per azione e quindi abbiamo 6 euro di plusvalenza».

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