Appello di Marta: «In piazza contro il governo»

«Chiedo agli imprenditori, agli industriali e alla città di scendere in piazza contro la manovra economica finanziaria del Governo», sono le parole del sindaco di Genova Marta Vincenzi che lancia un appello alla città perché se la prenda con il governo centrale.
Così il sindaco ancora una volta usa come scudo provvedimenti di carattere nazionale per nascondere la gestione del Comune a poche settimane dai dubbi manifesti affissi per la città dopo il piano industriale di Amt nel quale si scaricavano sul Governo nazionale le responsabilità dei tagli alle linee, quando invece sono dovuti al deficit di bilancio che l’azienda ha cumulato negli ultimi anni di gestione.
L’appello del sindaco è diretto alle stesse persone che lunedì scorso sono partite da piazza De Ferrari per raggiungere la Prefettura: «Così come le istituzioni sono scese accanto agli imprenditori genovesi per chiedere che si sblocchi la situazione del Terzo valico - ha detto Vincenzi - ora sono io a chiedere alla città di fare la propria parte contro questa manovra che ci mette in ginocchio».
Vincenzi chiede una nuova alleanza, compatta e più ampia: «Ne va dell'occupazione, del lavoro, della sostenibilità della nostra economia», ha detto a Palazzo Tursi Marta Vincenzi.


La manovra presentata dal ministro Giulio Tremonti prevede un taglio per gli enti locali, nei prossimi anni, di complessivi 9 miliardi e 300 milioni di euro. Anci, l'associazione dei Comuni, e la Conferenza delle Regioni, hanno già detto di essere pronti a rigettarla ma nessun sindaco ha chiamato a raccolta la piazza per contestare la finanziaria.

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