Arbore: «Alla Tv serve una scuola di giovani autori»

L'idea era semplice. I telespettatori si lamentano della tv? Diamo la tv ai telespettatori. Non a caso si chiamava proprio «Cambiamo programma», il concorso indetto da Sat2000 per scovare in mezzo al pubblico le idee nuove che latitano fra gli addetti ai lavori. E nel corso dell'ultima puntata de «Il Grande Talk» (il programma d'approfondimento televisivo condotto da Alessandro Zaccuri e Mirella Poggialini, in onda su Sat2000 venerdì 6 alle 22,35) la giuria guidata da Renzo Arbore per l'intrattenimento, e Toni Capuozzo per l'informazione, decreterà le due vincenti fra 44 idee di nuovi programmi suggerite direttamente dai telespettatori. «Di proposte ne sono arrivate più di duecento - spiega Arbore -. Le venti migliori sono state opzionate da parecchie emittenti, Rai e Mediaset compresi. Le migliori due, invece, vincono uno spot con cui presentarsi a produttori e network». Due («Block party» e «Da Pinocchio a Pokemon») sono state già opzionate da Endemol. Dentro c'è un po' di tutto: da idee consunte appena rinfrescate ad inattesi guizzi di creatività. «Nulla di sconvolgente: almeno nell'intrattenimento il pubblico si limita a rimasticare ciò che già vede in tv», ammette Arbore». L'idea resta valida, sottolinea Arbore. La tv, dice, non è tutta da buttare. «Ma almeno il 30 per cento è da pattumiera. Penso a certi programmi per giovani, che sono autentici veicoli di diseducazione.

E penso al reality, che geniale per quel che riguarda la forma, è assolutamente pessimo per quanto concerne i contenuti. Vi ricordate i ragazzi che partecipavano al mio “Speciale per voi”? Be’: quelli erano almeno scolarizzati. Mentre quelli che vediamo oggi a stento sanno formulare correttamente il loro pensiero».

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