Arriva anche la Juventus Lazio in testa con l'Inter

Torino - Allora aveva ragione Delneri quando, sabato, diceva che la Juventus era Krasic-dipendente. Non male, per uno che è appena sbarcato nel nostro calcio e che a stento riesce a dire buongiorno e buonasera nella lingua del paese che lo ospita. Fatto sta che il Biondo ieri si è caricato la Juve sulle spalle e ha messo a segno una tripletta che le ha permesso di battere il Cagliari: 4-2 alla fine, un gol di destro al volo dopo respinta della difesa, un tocco da sotto misura dopo un cross dalla sinistra di Pepe e un altro slalom vincente nella ripresa per fissare il punteggio. In mezzo, nel primo tempo, c'era stato anche il pareggio di Matri, lasciato solo in mezzo all'area in seguito alla solita amnesia difensiva di Chiellini e compagni: per evitare cali di tensione davanti a Storari, Delneri si era anche inventato come previsto Rinaudo esterno destro ma l'esperimento ha funzionato così e così. L'ex napoletano non ha il passo dell'uomo di fascia, ma certo è più difensore di Motta: ha fatto il suo, ha comunque patito Lazzari nell'azione del pareggio e non ha mai aiutato Krasic nell'azione offensiva semplicemente perchè non è nelle sue caratteristiche salire palla al piede. Nell'ottica di una solidità da trovare comunque, Delneri potrebbe però anche riproporlo e certo non sarebbe uno scandalo. Per il resto, la Juve ha cominciato a scoprire Aquilani, lui pure all'esordio dal primo minuto al posto di Marchisio: un paio di tiri al volo, qualche idea più che discreta per dimostrare di potere essere utile alla causa pur se sarà difficile vederlo al fianco di Marchisio.

Qualche passo avanti, insomma, la Juve lo ha fatto: certo non abbastanza per sentirsi davvero ancora grande - e il gol nel finale di Matri lo testimonia - ma un po' in crescita sì. Il problema è che, dopo la trasferta di Manchester di giovedì, ci sarà l'Inter da affrontare domenica: un esame di laurea che forse arriva troppo presto.