Per Arval numeri da vero leader

Ecopolis Mobility Point rende le officine a misura d’ambiente

Numeri da leader. Sono quelli di Arval, che le analisi di Databank relative al 2007 collocano ai vertici del settore del noleggio a lungo termine in Italia, con una quota di mercato del 20,9 per cento. Una posizione che la società del gruppo Bnp Paribas ha tutte le intenzioni di difendere, e anzi di consolidare, anche nell’anno in corso. «Rispetto al 2007, oggi va addirittura meglio - esordisce Paolo Ghinolfi, amministratore delegato di Arval -: in termini di nuove immatricolazioni, le stime di fine 2008 parlano di oltre 33mila unità, mentre la market share dovrebbe crescere fino al 21,3 per cento. Due indicatori positivi, quindi, ai quali si aggiunge lo sviluppo della flotta, che ha superato i 110mila veicoli». Una fetta crescente di questo parco auto è oggi riservato alle Pmi e alle partite Iva, target sempre più strategici che Arval segue fin dal 2002 con la struttura Arval Direct. «Siamo stati dei precursori - conferma Ghinolfi - e ancora oggi continuiamo ad approfondire i bisogni di questo segmento di clientela, al quale dedichiamo piani di sviluppo e investimenti significativi».
Attualmente, sono circa 10mila le auto della flotta Arval destinate al cosiddetto small business, il cui «peso» aumenta sulle nuove immatricolazioni: fra le 3mila e le 5mila vetture all’anno, pari al 15% del totale.
I numeri, però, non sono tutto. E allora ecco che Arval, attenta a sposare le esigenze del fatturato con quelle della responsabilità sociale, propone ai clienti di seguirla sulla strada della sostenibilità.
Lo fa attraverso Ecopolis, un progetto-contenitore nato un paio d’anni fa, che più di recente si è concretizzato nell’iniziativa Ecopolis Fleet, studiata per offrire alle aziende la possibilità di rendere ecocompatibili i parchi auto, riducendone e compensandone le emissioni.
«Quando, nel 2005, abbiamo cominciato a parlare d’impatto ambientale, era difficile trovare interlocutori- ricorda Ghinolfi -. Da allora molto è cambiato, se è vero che oggi questi temi sono al centro del dibattito nel mondo delle flotte e dell'automotive in generale. Per questo, abbiamo voluto lanciare anche gli Ecopolis Mobility Point: una rete di officine all’avanguardia in fatto di sostenibilità. A oggi ne abbiamo selezionate qualche centinaio, ma puntiamo ad arrivare a 3mila entro il 2009». Altra via battuta da Arval, quella delle sinergie con la Pubblica amministrazione: ultimo esempio, l’adesione al progetto Metrobosco della Provincia di Milano, che prevede la piantumazione di 12mila nuovi alberi, in grado di assorbire 120 tonnellate di anidride carbonica all’anno.

E intanto, è ai nastri di partenza la prima edizione dell’Arval Fleet Award, il riconoscimento promosso in collaborazione con la Uiga (Unione italiana giornalisti dell’automobile) per premiare la più «pulita» tra le nuove vetture destinate alle flotte aziendali.

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