Londra Da una parte delloceano Assange fa appello, dallaltra luomo accusato di essere la sua talpa rischia grosso. Gli avvocati del fondatore di Wikileaks hanno presentato ieri ricorso presso lAlta corte di giustizia britannica contro la decisione di estradizione in Svezia per rispondere alle accuse di reati sessuali. Ludienza dovrebbe tenersi entro tre mesi.
Sempre più dura, invece, la situazione per il soldato Bradley Manning, incarcerato da mesi a Quantico in Virginia. Il giovane militare sospettato dagli Stati Uniti di essere la talpa di Assange dovrà rispondere di altri 22 capi di imputazione oltre ai 12 che già pendono sul suo capo. E, soprattutto, su di lui ora pende anche laccusa di «collusione con il nemico» per aver rivelato i nomi di informatori e di collaboratori delle forze armate americane in Afghanistan, che dopo la fuga di notizie hanno rischiato la vita. È un reato gravissimo, punibile con la pena di morte. Il portavoce della giurisdizione militare della regione di Washington John Haberland ha però precisato che il procuratore militare non ha intenzione di richiederla. Se riconosciuto colpevole, ha detto Haberland, Manning rischierà però il carcere a vita.
È una condanna che potrebbe essere fatale per il ventitreenne analista dellintelligence militare se è vero, come affermano i suoi legali, che le condizioni di detenzione a cui finora è stato sottoposto ne hanno duramente provato il fisico e il morale. In gennaio il suo avvocato David Coombs aveva protestato con il Pentagono portando a sostegno una perizia psichiatrica. Intervistato dalla MsNbc, il portavoce del dipartimento della Difesa Geoff Morell ha smentito però che la detenzione del giovane violi i suoi diritti civili: «Non è in un buco. Ci sono 30 persone in un corridoio a U e lui non è isolato dagli altri, ha diritto di parlare con gli altri».
Di sicuro, comunque, Assange sta meglio di Manning: in attesa che venga risolto in un senso o nellaltro il suo caso, il fondatore di Wikileaks è agli arresti domiciliari nella villa di campagna a Beccles nel Suffolk del suo ammiratore e sostenitore Vaughn Smith. Quando i giudici britannici avevano accolto la richiesta di estradizione in Svezia, Assange aveva protestato contro «il sistema della giustizia impazzito» minacciando di arrivare alla Corte europea di giustizia se necessario.
Nel frattempo però laustraliano è al lavoro sul suo libro di memorie, mentre la sua avventura sta per diventare un film: il regista Steven Spielberg ha acquistato i diritti del libro «Wikileaks: inside Julian Assanges war on secrecy» («Wikileaks: dentro la guerra di Julian Assange sulla segretezza») dei giornalisti del Guardian David Leigh e Luke Harding, un thriller investigativo nello stile di Tutti gli uomini del Presidente che sarà prodotto dalla DreamWorks.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.