Una dividend policy flessibile per Enel. Lad Fulvio Conti, nel corso dellassemblea di ieri, ha confermato che il pay-out sarà pari ad almeno il 40% dellutile ordinario (60% il ratio precedente) non escludendo un rialzo in caso di miglioramento del contesto economico-finanziario. «Questa soglia del 40% - ha detto - può essere considerata un valore minimo dal quale ripartire; siamo infatti convinti che, laddove le condizioni del contorno dovessero migliorare, la politica dei dividendi potrà essere rivista al rialzo». La remunerazione degli azionisti «continuerà ad essere una delle nostre fondamentali priorità», ha chiosato il top manager.
Lad ha inoltre riaffermato i target del piano industriale presentato a marzo: un aumento medio annuo dellutile netto del 6% a partire dal 2013, fino ad arrivare nel 2016 a 5 miliardi di euro. «I risultati del primo trimestre lo dimostreranno», ha aggiunto. Per Enel, tuttavia, sarà decisiva linversione del ciclo macroeconomico: «La domanda di energia elettrica, in Italia come in Spagna, non tornerà ai livelli pre-crisi prima del 2014», ha evidenziato Conti. Intanto, il taglio alle incentivazioni delle rinnovabili in Spagna peserà sul mol 2012 della utility per 120 milioni di euro. Conti ha tuttavia precisato che non «cè bisogno di interventi di bilancio su Endesa perché il suo valore è perfettamente centrato dal prezzo di acquisto».
Ieri lassemblea ha dato il via libera al bilancio 2011 che si è chiuso con un utile netto di 4,14 miliardi di euro e ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,26 euro (dei quali 0,1 euro già pagati in acconto a novembre). Il saldo della cedola sarà messo in pagamento dal 21 giugno. Al Tesoro, che resta il principale azionista di Enel con il 31,24%, andranno pertanto 763,8 milioni di euro.
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