Sidney - Si è conclusa nel
modo più mesto la fiaba di Colin, il cucciolo di megattera che aveva
perso la mamma e da domenica era rimasto intrappolato
nell’insenatura di Pittwater Bay, presso Sydney. Indebolito, affamato,
confuso, incapace di riprendere il largo ma anche impossibilitato a
ricevere gli indispensabili soccorsi, il balenottero di appena tre
settimane è stato soppresso con una forte dose di anestetico: lo ha
annunciato Chris McIntosh, portavoce del Servizio Parchi Nazionali
australiano. "Il cucciolo è stato sottoposto a eutanasia, in maniera
discreta e umana", ha riferito. "È stato un momento triste, ma Colin
si è addormentato dolcemente".
Un balenottero sfortunato Il giovane cetaceo, che aveva
commosso il mondo intero per il suo disperato tentativo di farsi allattare da uno yacht di passaggio scambiato per la madre lontana,
è stato avvicinato in barca, al largo della località di Palm Beach: un
veterinario si è sporto oltre il bordo e con un’enorme siringa gli ha
dapprima inoculato un sonnifero per farlo addormentare; poi Colin è
stato trasportato a riva, dove ha ricevuto la pietosa iniezione letale.
Il tutto al riparo di barriere che lo hanno tenuto al riparo dalla vista
dei curiosi, mentre un cordone di sicurezza eretto dalla polizia
impediva a un drappello di manifestanti animalisti di fare irruzione e
interrompere l’operazione.
Mobilitazione generale Per evitare il
peggio si erano tentate, o ipotizzate, varie alternative: dall’intervento
dell’Esercito, per riportare il balenottero in mare aperto, al contributo
di un aborigeno esperto nel "canto delle balene", che aveva cercato
di attirarlo lontano dalla terraferma imitando il verso della sua
specie, ma riuscendo soltanto a renderlo abbastanza fiducioso da
tirare il muso fuori dall’acqua per ricevere una carezza. Impossibile
l’allattamento artificiale, per la quantità di latte necessario, circa 230
litri il giorno, e per la stessa debolezza del cetaceo.
La drammatica scelta D’altra parte, a
detta degli scienziati, se anche fosse stato possibile riportare Colin a
contatto con altre megattere e farle comunicare, le probabilità che
qualche femmina adulta scegliesse di adottarlo erano praticamente
nulle. "Stava soffrendo enormemente, è per questo che siamo stati
costretti a prendere una decisione tanto difficile", ha commentato
Sally Barnes, direttrice del Servizio Parchi.
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