Autobus senza autisti? Test di Atm sulla linea 90/91

Atm considera ormai persi almeno il 15% dei passeggeri pre Covid perchè lo smart working è ormai una pratica consolidata in molte aziende. Intanto i costi dell'energia sono schizzati, addirittura raddoppiati da 50/60 a 120 milioni secondo le stime per il 2023 presentate ieri dal direttore generale Arrigo Giana in Commissione comunale. L'azienda dei trasporti percorre quindi strade alternative per fare cassa e compensare i costi fissi, su tutte la partecipazione alle gare per gestire metropolitane e linee di superficie all'estero. «Vogliamo incrementare i ricavi espandendo geograficamente la nostra attività - conferma Giana - anche se Milano resta il bacino su cui rimaniamo più concentrati».

Dopo gare già vinte a Copenaghen e Riad negli anni passati Atm ha vinto la gestione del metrò a Salonicco, in Grecia, e conta di vincere «almeno un lotto» nelle gare a cui sta partecipando a Parigi, «contro tre società francesi top player del mondo». E l'azienda si sta strutturando per mettere «sul mercato» anche le proprie competenze, è molto richiesta ad esempio la consulenza sulle metropolinee automatizzate modello M4 e M5, senza conducente.

A questo proposito, il dg conferma che «in linea virtuale» la M1 è già automatizzata e sono in corso i lavori per rifare l'impianto di segnalamento anche per la M2 e M3 ma «nelle vecchie linee non ci sono le barriere antisuicidio alle banchine e ci sono problemi strutturali per installarle, quindi il macchinista sarà sempre presente per garantire la sicurezza nelle stazioni».

Atm sta sperimentando con il Politecnico la guida automatica della linea 90/91, «siamo in uno stadio molto preliminare - premette Giana - ma la 90/91 si presta a questo tipo di test. Presto sarà completato l'ultimo anello della corona e il filobus viaggerà su sede totalmente protetta».