È morto ieri mattina nella clinica Città Studi il farmacista di Milano. Luigi Antonio Fontana che a inizio aprile era stato avvelenato con il cianuro da un amico, lautotrasportatore 50enne Gianfranco Bona, che gli doveva 270mila euro. Fontana, 64 anni, è stato avvelenato con il cianuro che lui stesso aveva fornito a Bona, che aveva spiegato di doverlo utilizzare per uccidere delle nutrie. Il veleno era stato versato in un aperitivo che lo stesso Bona ha portato al farmacista, che poco dopo averlo bevuto si è sentito male. Gianfranco Bona è stato fermato dalla Questura milanese, che oggi ne ha confermato il decesso, lo scorso 6 aprile e ha subito confessato la propria responsabilità. Luomo, incensurato e che risiede con moglie e figli in una abitazione in zona via Novara a Milano, è titolare di una ditta con una decina di dipendenti specializzato in trasporto di medicinali e per questo conosceva da circa ventanni il farmacista.
«Quando arrivò al pronto soccorso il dottor Fontana era già in condizioni disperate e venne subito ricoverato in terapia intensiva». Così ricorda il prof. Pasquale Ferrante, direttore sanitario dellIstituto Clinico Città Studi di Milano, dove stamani, dopo essere stato in coma per 13 giorni, è morto il farmacista avvelenato. Il Prof.
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