Il tempo del silenzio è ormai finito. Ora servono i fatti. Quelli sul campo. Che per la seconda volta in stagione sarà sintetico. Dopo Cesena (sconfitta per 2 a 0), ecco il Silvio Piola di Novara. Per il (ri)esordio di Alberto Malesani sulla panchina rossoblù nulla è lasciato al caso. Troppo importante la gara contro i piemontesi. Non solo per la classifica, ma soprattutto per il morale della squadra. E pure per l'umore dei tifosi. Perché l'ennesima sconfitta stagionale potrebbe creare tensione e malumore. Che i genoani avevano quasi dimenticato. Malesani dall'alto della sua grande esperienza lo sa. E non è un caso che a differenza del suo primo «mandato» al campo d'allenamento di Pegli le porte sono rimaste aperte per due giorni consecutivi. Cosa che non si era mai vista. Ed anche negli allenamenti ha cercato di recuperare subito Miguel Veloso. Praticamente scaricato dal patron Preziosi al termine della gara contro l'Inter. L'ex allenatore del Bologna l'ha incitato perché sotto la sua prima gestione il portoghese aveva fatto intravedere quello che potrebbe essere. I maligni potrebbero però controbattere che in attesa di recuperare completamente Kucka, e vista la squalifica di Belluschi, non c'erano alternative. Non resta che aspettare.
Nella rifinitura di ieri pomeriggio sul sintetico del Piola non è arrivata nessuna novità. Tutti abili ed arruolati. Capitan Rossi e compagni hanno provato più che altro che tipo di scarpe e tacchetti utilizzare, per evitare scivoloni o piccoli infortuni. La scelta adesso è tutta di Malesani. Pochi comunque i dubbi. In porta ci sarà Frey, la difesa sarà a quattro. Mesto e Moretti sulle corsie esterne con Kaladze e Carvalho centrali. Non è escluso però che uno tra i rientranti Bovo e Granqvist possa trovare un posto da titolare al posto del brasiliano. Centrocampo a quattro. Rossi e Sculli sugli esterni, mentre al fianco del confermatissimo Biondini agirà uno tra Kucka e Veloso. Davanti spazio alla coppia Gilardino-Palacio.
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