Bambini e genitori imparano che è meglio andare a scuola a piedi

Loro, a scuola, ci andranno a piedi, orgogliosi di indossare la pettorina fosforescente, proprio come l’«autista» e il «controllore», entrambi adulti, che li accompagneranno. Così i bambini e le bambine di Lavagna (domani), e Arenzano e Recco (giovedì prossimo) si preparano a sperimentare il progetto «Pedibus-Io cammino a scuola» promosso dalla Provincia di Genova, con il coordinamento dell’assessore Renata Briano insieme alle amministrazioni comunali delle tre località del levante ligure. Gli unici motori del Pedibus, dunque, sono i piedi degli scolari che usano questi «autobus umani» per imparare a percorrere il tragitto casa-scuola e viceversa, con tanto di fermate e capolinea, all’insegna dell’ecologia e in modo sano, sicuro, divertente. Primo obiettivo dell’iniziativa, su percorsi guidati e sicuri, è quello di migliorare l’accessibilità pedonale alle scuole e la qualità ambientale, incrementando il numero dei bambini che si spostano a piedi per frequentare le lezioni, riducendo pertanto l’utilizzo dei mezzi di trasporto privati e il relativo inquinamento atmosferico e acustico. Il progetto della Provincia - spiega ancora l’assessore Briano - è stato selezionato dal Forum Res Publica, l’Agenda 21 in campo energetico, e farà viaggiare i Pedibus a Lavagna, Recco e Arenzano fino al termine dell’anno scolastico, una volta alla settimana, nello stesso giorno di avvio del servizio.

Nelle scuole,durante la fase preparatoria, è stato distribuito alle famiglie un questionario conoscitivo sulle modalità di spostamento casa-scuola e sull’interesse per la partecipazione e effettiva collaborazione ai Pedibus, in modo da «tarare» adeguatamente gli itinerari delle linee.

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