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Malattia del Congo, primi test: "80% dei campioni positivi a malaria"
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BAR SPORT PARLAMENTO

da Milano

Come al bar però sono alla Camera. I parlamentari prendono sempre la palla al balzo quando si tratta di parlare di calcio. Anche nelle aule di Montecitorio e a Palazzo Madama, durante le pause caffè - e non solo - si parla di gol e fuorigioco come in tutti gli uffici. La Gazzetta dello Sport ha realizzato statistiche sul tifo-politico. Alla fine del 2007 la regina del Parlamento era la Juventus, la più amata. Per lei «solo» il 16% dei consensi complice la frammentazione del tifo politico, molti parlamentari parteggiano per la squadra del proprio collegio elettorale.
Negli ultimi anni sono spuntati specifici football club dedicati ai politici. Il primo a nascere è stato l’Inter club Montecitorio inaugurato da Massimo Moratti nel gennaio 2003. Il 17 giugno dello stesso anno è arrivato quello del Milan. Botta e risposta, come in campo. In luglio è stata la volta del Roma club Montecitorio e poi quello di Lazio, Torino e Juventus. Non salotti per le chiacchiere ma club attivi che organizzano trasferte. Un esempio? Il charter con destinazione Atene per assistere alla finale di Champions League tra Milan e Liverpool: una cinquantina i parlamentari a bordo. Tutti uniti dal tifo rossonero. Seduti fianco a fianco Marantelli dei Ds e Alfano di Forza Italia, Gigi Meduri della Margherita e il leghista Dussin. Un gruppo di ultrà bipartisan formato non solo da parlamentari in carica ma aperto anche a quelli della legislatura precedente, ai funzionari e ai giornalisti.
«Noi del Roma club Montecitorio siamo oltre 500 - racconta il presidente Paolo Cento, Verde ed ex sottosegretario -. Un pronostico per lo scudetto 2008-2009? Il cuore dice Roma ma la ragione no, anche se una coppia come Totti e De Rossi resta sempre pericolosa per tutti gli avversari». Siamo solo agli inizi della stagione e molte considerazioni vengono fatte in base all’ultima campagna acquisti ma a volte le prime impressioni si rivelano sbagliate. «La Juve per come è iniziato il campionato - spiega l’onorevole Enzo Ghigo vicepresidente dello Juventus club Montecitorio - non era certo tra le pretendenti perché l’Inter sembrava avesse le carte in regola ma oggi penso che la mia squadra potrebbe essere la sorpresa di questa stagione. La partita più bella? Quella vinta 3 a 1 contro il Real Madrid al Delle Alpi. Ero in tribuna con i miei colleghi presidenti di regione che tifano Juventus: memorabile».
È d’accordo con le previsioni di Ghigo, Michele Scandroglio, coordinatore regionale di Fi in Liguria e membro alla Camera della IV commissione Difesa. «Pensavo fosse già scritto l’esito di questo campionato ma l’Inter per ora si è afflosciata anche se si potrebbe riprendere in fretta. Tifo Genoa e le mie partite più belle sono tutti i derby con la Sampdoria. Di brutte non ce ne sono, è il pathos che fa la differenza. Quest’anno abbiamo tanti bravi giocatori, tutti competitivi e determinati». Se ne potesse avere uno in più? «Cristiano Ronaldo, tanto per stare più tranquilli».
Ancora convinto dello scudetto all’Inter è Giorgio Lainati membro della commissione parlamentare per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Milanese di nascita e romano d’adozione tifa Lazio anche se ha una simpatia per il Milan e prevede che lo scudetto vada all’Inter. «Un calciatore che vorrei? Mi piacerebbe vedere Shevchenko - afferma Lainati - con la maglia celeste della Lazio e non con quella rossonera. La partita più bella? Un derby in cui abbiamo battuto la Roma 4 a 1». Non tutti in Parlamento vanno spesso allo stadio anzi. «Una partita memorabile - racconta Margherita Boniver, membro della commissione Affari esteri - l’ho vista allo stadio di Kabul due o tre anni fa. In campo una squadra di giovani afghani. La mia squadra del cuore? Il Milan. Sono milanista da sempre ma lo sport preferisco praticarlo, piuttosto che guardarlo».
«Anche io mi sento vicina al Milan - dice l’onorevole Elisabetta Gardini - nonostante nutra un sincero affetto per il Padova, la squadra della mia città». Il discorso cambia se a parlare è Gabriella Carlucci vicepresidente della commissione parlamentare per l’Infanzia: «Io e Milly siamo juventine da sempre, da bambine facevamo la raccolta delle figurine Panini. Le ho ancora in qualche scatola. Il resto della famiglia tifa Roma ma noi siamo nate a Torino. Lo scudetto? Sono scaramantica - racconta - e non faccio pronostici. Lo penso (Juve, ndr) ma non lo dico». Juventino come lei anche il sottosegretario di Stato alla Difesa Guido Crosetto: «Era impossibile non diventarlo con in squadra Zoff, Scirea, Gentile, Causio, Tardelli e Bettega. Un giocatore che mi piacerebbe comprare? Ronaldinho. Uno che mi piacerebbe vendere? Nessun giocatore, in modo provocatorio dico che vorrei vendere il nostro allenatore... Credo in ogni caso che la Juve quest’anno vincerà il campionato».
«Tifo Napoli per un istintivo senso delle mie radici - racconta Gaetano Quagliariello vicepresidente vicario al Senato del Pdl -. Spero che lo scudetto sia del Milan ma temo che lo vinca l’Inter».
«Lo scudetto? Sarà nerazzurro al 100% - ribatte il presidente della commissione trasporti Mario Valducci tessera 3 di Forza Italia - interista da sempre perché gli anni ’60 erano quelli della Grande Inter. Oggi spero in Mourinho!». Altri scaramantici dicono che lo scudetto lo vinceranno gli avversari. «Lo scudetto lo auguro all’Inter, lo dico per scaramanzia da milanista doc», a parlare è Sergio Pizzolante segretario della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici.
Insomma la temperatura si scalda quando si parla di derby. I tifosi, tutti e in special modo quelli di Milano hanno un appuntamento importante all’orizzonte. È per le 20.30 di domenica prossima. A San Siro scenderanno in campo Milan e Inter.

Sulle poltroncine bianche (tribuna d’onore) si terrà probabilmente un «piccolo» consiglio dei ministri. Se i loro impegni istituzionali lo permetteranno il ministro della Difesa Ignazio La Russa - interista doc - e il ministro dell’Interno Roberto Maroni - milanista doc - difficilmente se la perderanno.

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