Battisti: Parigi mi coprì Frattini: "La Corte ribalterà la decisione"

Il senatore brasiliano Matarazzo Suplicy incontra Battisti che si dice pronto a parlare coi figli di Torregiani e spiega di essersi dissociato. La Russa propone il boicottaggio dell'amichevole Italia-Brasile

Battisti: Parigi mi coprì 
Frattini: "La Corte 
ribalterà la decisione"

Milano - Il "caso Battisti" continua a far discutere. Dopo che il Brasile ha negato l'estradizione per l'ex terrorista condannato all'ergastolo l'Italia ha richiamato l'ambasciatore come forma di protesta ufficiale, in attesa di presentare ricorso alla Corte suprema del paese sudamericano. Intanto qualcuno cerca di attuare un attento maquillage di Battisti, dicendo che ha cambiato idea rispetto al passato. Praticamente si è dissociato dalla azioni criminali compiute dai suoi compagni negli anni Settanta. Questo cambiamento - vero o presunto che sia - emerge dalle parole del senatore brasiliano Edardo Matarazzo Suplicy, intervistato da La Stampa, membro del partito dei lavoratori del presidente Lula e difensore tra i più attivi dell’ex leader dei Pac (proletari armati per il comunismo). Intanto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, propone di "abolire l’amichevole" fra le nazionali di calcio di Italia e Brasile in programma a marzo, per protesta: "Non mi pare il caso di fare nulla di amichevole".

Si professa innocente Suplicy racconta di aver parlato personalmente con Battisti in carcere il quale gli avrebbe detto di non aver commesso i quattro omicidi per cui è accusato dalla giustizia italiana, pur avendo preso parte a diverse azioni sovversive contro lo Stato italiano. Anzi, ha detto Battisti al senatore, dopo il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, "chiarì la sua posizione di netto distacco nei piani dei suoi compagni" i quali reagirono in modo molto duro.

Parlerebbe con Torreggiani Il ricercato ha detto poi di essere disposto a parlare direttamente con il figlio di Pierluigi Torreggiani, il gioielliere ucciso nel 1979, e con i familiari delle altre vittime per spiegare che non ha partecipato a quegli omicidi né li ha pianificati. Battisti ha anche smentito le parole della sua ex, Maria Cecilia, non avendo mai detto di provare piacere nel vedere sgorgare sangue dal corpo delle vittime. Il senatore prevede che a breve Battisti sarà rilasciato ed è sicuro che anche con l’Italia prima o poi la giustizia vincerà.

La fuga in Brasile Ci sarebbero i servizi segreti francesi dietro la fuga di Battisti in Brasile. È lui stesso ad affermarlo in una intervista alla rivista brasiliana Istoe nella quale assicura anche di non aver mai "ammazzato nessuno" e definisce "esagerata" la reazione dell’Italia alla decisione di Brasilia di riconoscergli lo status di rifugiato. "L’idea della mia fuga in Brasile - dice Battisti - è stata di un membro dei servizi segreti francesi". E racconta di essere andato in auto dalla Francia alla Spagna e poi in Portogallo. Da Lisbona è andato all’Isola di Madeira e in nave ha raggiunto le Canarie, dove ha preso un aereo per Capo Verde e poi per Fortaleza. "Io sinceramente - dice, parlando della decisione italiana di ritirare l’ambasciatore e ricorrere alle vie legali - non credo che tutto questo stia succedendo per me. È enorme. È esagerato... Io non sono questa persona così importante. Sono uno delle migliaia di militanti italiani degli anni ’70".

La Ue: "Non siamo competenti" La Commissione europea "non ha competenza per intervenire" nel caso Battisti. È quanto ha dichiarato Michele Cercone, portavoce del commissario alla Giustizia, Libertà e Sicurezza Jacques Barrot, al quale il ministro italiano per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, aveva inviato una lettera in materia. "Abbiamo preso nota - ha detto Cercone a Bruxelles - della lettera pubblicata sui media italiani (in particolare sul Corriere della Sera) ma non abbiamo competenza per intervenire in questa questione bilaterale tra Italia e Brasile". Il portavoce ha ricordato che "non vi è alcun accordo (in materia di estradizioni) tra Ue e Brasile". "Esiste solo il trattato di estradizione Italia-Brasile del 1989, dunque noi non abbiamo alcuna base legale per intervenire".

Frattini e la Corte Superma L’Italia ritiene che ci siano le possibilità affinchè la Corte Suprema brasiliana possa ribaltare la decisione presa dal ministro della Giustizia sull’estradizione di Cesare Battisti. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha ricordato che fra alcuni giorni, il 2 febbraio, si riunirà la Corte Suprema brasiliana per dare il suo giudizio sulla questione della richiesta dell’estradizione in Italia di Cesare Battisti. "Saremo pronti - ha detto il ministro degli Esteri - in quel momento con tutti gli strumenti giuridici previsti dalla legge brasiliana e siamo convinti che, su quella base, potremo ottenere un ribaltamento della decisione presa dal ministro della Giustizia brasiliano". Il titolare della Farnesina ha anche osservato che "pochi hanno colto una sfumatura nelle affermazioni del presidente Lula, il quale ha detto che il caso è chiuso per il governo. Ma - ha detto ancora Frattini - la Corte Suprema non è il governo".

Sospendere Brasile-Italia A raccogliere subito la proposta del ministro La Russa è la collega alle Politiche giovanili, Giorgia Meloni, che ritiene "una cosa sensata" annullare l’amichevole fra le nazionali di calcio di Italia e Brasile, in programma a marzo a Londra.

"La considero un’iniziativa sensata nella misura in cui l’incontro potrebbe trasformarsi in un momento di tensione con il popolo brasiliano, non c’entra nulla rispetto a un governo che ha un ministro della Giustizia incompetente e indulgente", sottolinea Meloni, mettendo in guardia dal rischio che "la partita si animi anche a causa di striscioni o insulti: per questo annullare l’amichevole mi sembra cosa sensata".

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