«Bene il fatturato per i prodotti con la marca del distributore»

L'appuntamento, ormai tradizionale, si è tenuto il 18 e 19 gennaio scorsi. Due giorni durante i quali l'intero mondo della grande distribuzione organizzata si è concentrato sul capoluogo emiliano per l'ottava edizione di MarcabyBolognaFiere-Private Label Conference and Exibition, la grande manifestazione internazionale rivolta al mondo della marca commerciale. Non un semplice momento espositivo, per quanto di prestigio, ma anche e soprattutto una preziosa occasione di confronto e dibattito sui principali temi d'interesse per il settore.
Ne è stato un buon esempio, ancora una volta, il convegno di apertura, dedicato proprio alla «marca del distributore», vale a dire ai prodotti che le catene della Gdo commercializzano con il proprio marchio.
Tra i partecipanti alla tavola rotonda, Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, l'organismo che riunisce e rappresenta la maggioranza delle imprese distributive operanti nel nostro Paese nei settori alimentare e non alimentare. «Pur in un momento senza dubbio difficile - spiega Cobolli Gigli - contrassegnato in base ai dati Istat da un allarmante calo dei consumi, l'appuntamento di Bologna è stato una buona occasione per celebrare il prodotto di marca: un prodotto che invece cresce, tanto da sviluppare oggi un fatturato di circa nove miliardi di euro all'anno e da vantare ormai una quota di mercato attorno al 16%. Ancora poco, certo, se paragonato al 30% che costituisce la media europea, ma comunque frutto di una progressione significativa rispetto agli anni precedenti». Tanto successo, va da sé, nasce in primo luogo dalle opportunità di risparmio offerte al consumatore dai prodotti di marca privata: rispetto ad altri prodotti analoghi in vendita sugli scaffali dei supermercati, infatti, costano in media il 20% in meno e in alcuni casi il differenziale può raggiungere anche percentuali del 30-40%.
«Il puro e semplice prezzo, però, non è l'unico fattore da tenere in considerazione - precisa Cobolli Gigli -. Quello che determina la scelta è soprattutto il rapporto qualità/prezzo, percepito come conveniente.

Lo ha confermato la relazione tenuta a MarcabyBolognaFiere dal professor Guido Cristini dell'università di Parma: da un’analisi condotta su un campione significativo di consumatori, è infatti emerso come questi ultimi siano ben consapevoli della qualità e della sicurezza garantite dai prodotti di marca privata offerti dalle imprese della distribuzione moderna».

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