Bene, oggi mi sento una Bootleg

Paolo Tagliacarne

Oggi mi sento una Bootleg.
Una Bootleg? Cosa vuol dire? Vuol dire che non ho voglia di uscire nel solito modo, tutti in fila, uno dietro l'altro, guardando solo la ruota di chi mi precede, in scia. Oggi esco dalla scia, esco dal branco. Voglio guardarmi intorno, voglio decidere io che cosa è qualità e cosa non lo è, per me. Voglio cambiare ritmo e andatura nella pedalata. Sarò solo? La mia Bootleg mi farà compagnia. Abbasso la velocità media? Echissene…..il telaio è un po' più pesante? Vado più piano e osservo ciò che mi circonda, riscoprendo il sano gusto della contemplazione, il senso del viaggio per scoprire. Il piacere di andare tanto per andare. Partire sapendo perché, ma senza conoscere il dove. Dice il maestro Zen: «nulla sarà più lo stesso dopo il dialogo». Dice il maestro Bootleg: «Sali in sella se vuoi davvero cambiare te stesso».
Non si capisce quanto può cambiare il mondo e la vita, finché non si prova la «prospettiva bicicletta». E Bootleg in questo è un po' più bicicletta rispetto alle altre. È qualcosa di più: è un modo nuovo di intendere la strada, qualunque essa sia. Non fa differenza, la differenza si sente nelle gambe, poi arriva al cervello e ai pensieri. Che si connettono con la strada e con il paesaggio di cui diventiamo parte: finalmente non più invadenti, occupanti, consumatori. Bootleg è un modo naturale e spontaneo per stare fuori, fuori davvero, non solo col pensiero. Sa essere subito la fedele compagna di strada e di gioco per tutti gli adulti che non hanno perso per strada il bambino che sono stati e che vorrebbero ancora essere. Se Peter Pan avesse avuto una bicicletta, sicuramente sarebbe stata una Bootleg: che altrettanto bene lo avrebbe fatto volare. Bootleg è l'unica bicicletta in grado di portarvi fino all'isola che non c'è.
È un modo per trasformare una pedalata in un'opera d'arte, l'arte nella sua forma più vera: l'arte di vivere. Arte difficile? Bootleg, seppur non basta, di certo aiuta.

Perché la vera fuga non consiste nello scappare, ma nel pedalare fino al pensiero più puro. E tanto più lontano dal solito e più vicino al nuovo riusciranno a portarti le tue gambe, tanto più utile sarà quella fuga. Troppe cose e troppi impegni ingombrano la vita, solo sulla strada...

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