Bimba di 9 anni costretta a trasformarsi in kamikaze

Islamabad Una bambina di soli 9 anni è stata fermata dalle forze di sicurezza pakistane mentre si dirigeva verso un posto di blocco con addosso una cintura imbottita di esplosivo. L’incredibile episodio è avvenuto a Islam Dara, nella provincia di Khyber Pashtunkhwa. Uno degli agenti ha notato un rigonfiamento sotto i vestiti della bambina e l’ha controllata, impedendo così una tragedia. È il terzo caso in un mese di donne kamikaze utilizzate dai talebani in Pakistan, ma il primo in assoluto che riguarda una bambina di questa età. In una conferenza stampa, trasmessa dai canali tv pachistani, si è sentita la piccola Sohana Ali Jivaid ricostruire, con l’aiuto di una registrazione, la storia del suo reclutamento forzato nel Pakistan nord-occidentale da parte di due donne e un uomo. «Mi hanno messo un fazzoletto sulla bocca - ha raccontato - e allora ho perso conoscenza. Mi hanno portato da qualche parte, ma non so dire dove. Quando mi sono ripresa, mi hanno offerto dei biscotti. Li ho mangiati e sono svenuta di nuovo.

Mi hanno portata lì dicendo di premere un bottone, ma io ho gridato di paura e la polizia mi ha fermato». Sohana, come altri giovanissimi sfruttati cinicamente dai terroristi islamici, viene da una famiglia molto povera: il padre è un disabile, la madre sbarca il lunario lavorando come sarta.

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