Bin Laden contro Obama: "Nostro attacco a Natale Altri attentati negli Usa"

Il Cairo - La tv satellitare al Jazeera ha preannunciato la diffusione di un nuovo messaggio audio di Bin Laden in cui il capo di al Qaida rivendica il fallito attentato al volo Delta compiuto dal nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab. E minaccia gli Usa di colpire ancora il loro territorio. Bin Laden ha minacciato di continuare ad attaccare gli Usa fin quando Washington proseguirà ad appoggiare Israele. E ha aggiunto che l’America rimarrà nel mirino del terrorismo fino quando non ci sarà pace per i palestinesi e non sarà risolta la crisi israelo-palestinese.

Il messaggio Nel messaggio il leader di Al Qaida dice esplicitamente: "Questo è un messaggio di Osama ad Obama". Dopo aver rivendicato l’attentato del 25 dicembre, Bin Laden dice che esso si giustifica con la presenza degli Stati Uniti in Medio Oriente e con il problema della Palestina. "È triste - dice ancora - vedere che Lei vive in un posto sicuro, mentre i nostri fratelli soffrono a Gaza. I nostri attacchi contro di voi continueranno fino a quando continuerete ad appoggiare Israele". Poi si sofferma sul volo delta: "Se i nostri messaggi potessero essere trasmessi con le parole non li avremmo trasmessi attraverso gli aerei - afferma la voce del nastro -. Il messaggio che vi volevamo trasmettere attraverso l’aereo del militante Omar al Faruk conferma i precedenti messaggi che vi sono stati recapitati dagli eroi dell’11 settembre e cioè che gli Usa non potranno godere di una vita serena fin tanto che noi non la godremo in Palestina".

La Casa Bianca Il consigliere della Casa Bianca David Axelrod ha detto di non poter confermare l'autenticità del messaggio attribuito oggi a Osama Bin Laden.

Pur non potendo confermare immediatamente l'autenticità del messaggio, Axelrod ha detto alla Cnn che il messaggio "contiene le stesse vacue giustificazioni per le stragi di massa di innocenti". Nel messaggio diffuso oggi Osama minaccia nuovi attentati. Il messaggio di un minuto è stato diffuso su al Jazeera.