Bipiemme al nodo dell’aumento Jp Morgan taglia

Gli analisti di Jp Morgan bocciano Bpm, Ubi Banca e Banco Popolare, tagliando il prezzo obiettivo dei titoli dei tre gruppi cooperativi. Non certo un bel viatico soprattutto per la cooperativa milanese che oggi convoca il cda per approvare i conti del semestre e l’esercizio della delega legata al previsto aumento di capitale.
La decisione sul prezzo e sull’importo della ricapitalizzazione, fortemente voluta da Bankitalia, dovrebbe invece essere licenziata dal board il 13 settembre. In Piazza Meda, dove oggi è atteso il rientro del presidente Massimo Ponzellini, si ragiona tuttavia su diverse ipotesi. A partire dall’opportunità di dividere in due tranche la ricapitalizzazione, che a conti fatti potrebbe attestarsi complessivamente tra i 900 milioni e un miliardo di euro rispetto alla dotazione massima di 1,2 miliardi. La mossa servirebbe a capire se Bankitalia, con cui i contatti non si sono mai interrotti, è disposta ad alleggerire i rilievi mossi al bilancio, rendendo quindi meno pesante la ripatrimonializzazione. L’aumento è inevitabile, ma il dibattito tra i consiglieri è vivace anche per la preoccupazione della base di fare scattare la ricapitalizzazione in un momento di mercato meno sfavorevole dell’attuale.

Tutte le ipotesi restano quindi sul tavolo e non si esclude una convocazione intermedia del board prima del 13 settembre. Ieri Bpm ha perso lo 0,25% a 1,57 euro e Jp Morgan ha ridotto il target price del titolo di Piazza Meda da 1,4 a 1,25 euro; quello di Ubi è sceso da 4,1 a 3,3 euro e quello del Banco Popolare da 1,35 a 1,15 euro.

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