Bologna, telecamera incastra stupratore

da Bologna

Incastrato da una telecamera e da una busta bianca. Risolto in tempi record il caso della ventottenne violentata venerdì notte in pieno centro, dopo una festa di laurea.
A dare la conferma agli inquirenti di essere sulla pista giusta dopo l’immediato fermo di un marocchino sono state le immagini di una delle 290 telecamere di videosorveglianza del Comune. Ha ripreso tutta la scena: un immigrato con una busta bianca in mano si avvicina alla vittima, seduta sotto il portico di una via del quartiere universitario. La ragazza è ubriaca, semi-cosciente. L’uomo inizia a tirarle un braccio, la fa alzare, la sorregge e la porta via. Lei non oppone resistenza, completamente annebbiata. Lì vicino, in via Valdonica, avviene la violenza. Svaniti i fumi dell’alcol, la ventottenne inizia a ricordare con orrore e denuncia lo stupro. Ma gli stessi inquirenti, visto il suo stato, ci vanno cauti. È la busta il particolare che segna la svolta. Il nord-africano la teneva in mano anche al momento del fermo. Ma aveva sempre negato di aver avvicinato la ragazza, respingendo ogni accusa.

Davanti al filmato, ha dovuto ammettere di essersi allontanato con lei, che, per ben tre volte, lo aveva riconosciuto durante i confronti successivi alla denuncia. Cambiando versione, ha cercato di difendersi raccontando che la ragazza era consenziente. Ma al momento, resta in carcere.

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