Bpm, Bankitalia pronta a forzare sulla governance Oggi Ponzellini cerca la mediazione con gli Amici

Bankitalia minaccia, se sarà necessario, di sfondare il muro alzato dai dipendenti-soci di Bipiemme a difesa della governance. Sarebbe questo l’avvertimento lasciato filtrare ieri dalla Vigilanza al presidente Massimo Ponzellini e al direttore generale Enzo Chiesa. Ufficialmente si è trattato di un incontro tecnico con il vice direttore generale di Bankitalia Anna Maria Tarantola, per aggiornare l’Authority sull’avanzamento del piano di rilancio della cooperativa. Impossibile, però, non affrontare l’appuntamento cardine di domani, quando l’assemblea dei soci sarà chiamata a esprimersi sia sul maxi-aumento di capitale da 1,2 miliardi sia sul contestatissimo incremento da 3 a 5 delle deleghe di voto.
Il fronte interno, pur con varie sfumature e qualche crepa, continua a dichiararsi determinato a lottare per lo status quo, ma Bankitalia avrebbe fatto capire ai vertici di Bpm (-4,7% il titolo in Borsa) che in caso di bocciatura in assemblea, spedirà in Piazza Meda una nuova richiesta dai toni ancora più perentori. A questo punto diventa cruciale l’incontro fissato questa mattina, quando Ponzellini e Chiesa hanno chiamato a raccolta i vertici dell’«Associazione degli Amici» per un ultimo tentativo di mediazione.

Gli «Amici» comunque hanno ribadito in un volantino l’assoluta contrarietà all’aumento delle deleghe e alla modifica dell’articolo 13 dello statuto, rimarcando che Bpm ha già «saputo adeguarsi alle esigenze del mercato e di allargamento della base sociale».