Breve tregua del gelo, da stasera nuovo «fronte» siberiano

Sui danni del Porcellum in salsa ligure potremmo scrivere un’intera enciclopedia. E non solo per il tradimento al centrodestra da parte di Gabriella Mondello ed Enrico Musso, eletti sotto il simbolo «Berlusconi presidente» e poi felicemente impegnati a votare la sfiducia a Berlusconi, ma anche per la vergognosa pratica dei paracadutati del Pd, che ha portato in Liguria i Lusi, i Garofani e le Melandri, lasciando fuori ottimi parlamentari come Lorenzo Forcieri o senatori con cui, magari, ci capitava spessissimo di discutere, come Graziano Mazzarello, ma a cui tutto si può rimproverare, tranne di non aver lavorato per la Liguria. Di più: se fosse stato confermato Andrea Ranieri - poi riciclato nella giunta Vincenzi - magari Palazzo Madama avrebbe un altro senatore non esaltante, ma Palazzo Tursi avrebbe certamente un assessore alla Cultura migliore.
Però, c’è anche l’eccezione che conferma la regola, qualcosa che riconcilia con la politica e con il concetto stesso di mandato elettivo. E l’eccezione del Porcellum, il miglior parlamentare ligure della legislatura, è Roberto Cassinelli, deputato del Pdl che è sul podio dei più presenti a Montecitorio, con il 99,77 per cento di partecipazione alle votazioni elettroniche.

Certo, schiacciare pulsanti non è tutto, ma essere presenti aiuta ad essere buoni parlamentari.
Anche perché Cassinelli non si limita ad essere presente sempre, ma condisce la sua presenza di fatti: emendamenti, proposte di legge, interventi in aula e in commissione, interpellanze e interrogazioni, (...).

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