Buoni pasto, i ristoratori minacciano lo sciopero

Roma - Ticket buoni pasto: ristoratori ed esercenti dei pubblici esercizi pronti allo sciopero, come riferisce oggi il Sole 24 Ore, c'è il rischio di serrata per una settore che rappresenta un «un mercato da circa 2,2 miliardi di euro l'anno che coinvolge circa 2 milioni di persone al giorno che pranzano in oltre 300mila pubblici esercizi».

Insomma, nelle prossime settimane il pranzo con il ticket aziendale potrebbe essere a rischio, dopo la bocciatura da parte del Tar del decreto di riordino del settore. «Il tribunale amministrativo del Lazio - spiega il quotidiano - ha infatti reso nelle numerose disposizioni del decreto (un Dpcm) con il quale il 18 novembre 2005 il governo aveva dettato nuove regole per l'affidamento e la gestione dei servizi sostitutivi di mensa. La decisione del Tar ha praticamente azzerato il provvedimento, riportando la normativa alla situazione antecedente, che aveva provocato le vibranti proteste degli esercenti contro meccanismi giudicati non remunerativi. Al culmine dell'agitazione si è arrivati anche allo sciopero dei ticket». «Domani si riunisce il vertice della Fipe - sottolinea il vicepresidente vicario della Federazione dei pubblici servizi (Fipe) Aldo Cursano - e decideremo le forme di protesta dopo la decisione del Tar». «Innanzitutto la sentenza sarà impugnata al Consiglio di Stato - sottolinea Sandro Fertino, presidente dell'Angem - e nell'immediato chiederemo la sospensiva degli effetti di questa deliberazione».

«In secondo luogo - conclude - gli esercenti sono già pronti ad attuare un nuovo sciopero dei ticket, perchè non si può tornare al far west di prima. I pubblici servizi non ci stanno a tollerare che i più forti prevalgano sui più deboli».

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