Sull'acuto finale «Vincerò» di «Nessun dorma» si apre oggi, con la tradizionale Vernice dedicata ai collezionisti, ArteFiera 2012 che fino al 30 gennaio dalla Fiera di Bologna lancerà la sfida alla crisi nel segno del bello. La manifestazione che ormai da quasi quarant'anni richiama i principali galleristi nazionali e internazionali, quest'anno ha un motivo in più per essere visitata in ogni sua più piccola e ricercata iniziativa. Solo il fatto che, proprio in tempo di crisi, oltre cento eventi dedicati all'arte arricchiscano per quattro giorni il palinsesto di una città altrimenti tranquilla, è già una notizia. Bologna la «Dotta» e la «Grassa» diventerà più leggera per la Notte Bianca dell'arte il 28 gennaio. In questi giorni il capoluogo emiliano si trasformeràin capitale dell'arte moderna e contemporanea, soprattutto meta di pellegrinaggio di artisti in cerca di fortuna, critici corteggiati, galleristi ambiziosi e collezionisti affamati d'affari.
La città che da sempre è abituata a innovare e a spostare più in là la frontiera della sperimentazione artistica (qui nacque il Dams), si riappropria della propria indole provocatrice e lascerà da parte i propri pudori borghesi per tornare ad osare. Tutto ciò per una fiera che nel 1977 venne chiusa dalle forze dellordine per le performances, allora ritenuta oscene, relative alla nudità di Marina Abramovich, oggi roba da educande. Da allora ArteFiera è cresciuta e oggi rappresenta il momento di grande vetrina per oltre un secolo di produzione artistica internazionale (dai primi del Novecento a oggi tutta l'evoluzione dell'arte moderna prima, e poi contemporanea). Le gallerie, selezionate dalla crisi, dall'occhio attento della direzione artistica, quest'anno saranno 150.
Tra il pubblico di visitatori, oltre agli storici impresari d'arte, ci saranno anche tanti giovani professionisti in cerca di un'affare o solo di un'opera da portare a casa. Così come i Guttuso si mischieranno ai Pistoletto in una fiera che ha il merito di portare l'arte facile o difficile, piacevole o impegnativa, alla portata di tutti. Lavori da 800 euro fino a sfiorare il milione. Ad ArteFiera l'arte è in vendita e si sublima perché le opere si staccano dalle pareti blindate dei musei e possono diventare di chiunque abbia abbastanza denaro cuore e sensibilità da farle proprie. Un sogno dei nostri tempi in cui l'immateriale acquista sempre più valore del bene materiale in balia di spread e oscillazioni di mercato ormai imprevedibili.
BolognaFiere, attraverso le parole del presidente Duccio Campagnoli, conferma l'impegno per il radicamento di ArteFiera: «Anche quest'anno, che si presenta particolarmente difficile, vogliamo giocare la partita del consolidamento di un Salone dell'arte italiana contemporanea». «BolognaFiere ha investito su ArteFiera 1,5 milioni - sottolinea Campagnoli - a riprova dell'impegno che abbiamo messo in campo per consolidare la manifestazione». La trentaseiesima edizione di ArteFiera Art First, che apre il calendario internazionale degli eventi dedicati al mondo dell'arte, si conferma come vetrina privilegiata per l'arte moderna e contemporanea, richiamando collezionisti, direttori di musei e galleristi da tutto il mondo. All'interno della fiera, attraversando i padiglioni 21, 22 e 16, si potrà ammirare oltre un secolo di ricerca artistica rappresentata dai suoi massimi esponenti, grazie alle proposte di 150 gallerie tra le principali in Italia e all'estero, attentamente selezionate da un Comitato internazionale composto da galleristi, critici e direttori di musei che collaborano alla regia della manifestazione. Il padiglione 16 ospiterà la sezione più storicizzata, con opere dei grandi maestri italiani e internazionali dall'inizio del secolo fino agli anni 50.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.